Non sono un tipo superstizioso. Le scale per strada non mi danno fastidio, il sale sul tavolo sa solo di bianco, in bagno l'ombrello sta aperto per farlo asciugare. Mi piace il bel pelo nero dei gatti, anche quando camminano di traverso avanti a me. Non rompo gli specchi, è vero: ma non per credenza bensì perchè amo utilizzarli, ah la vanità! Sui numeri non mi faccio problemi, dopo il 16 c'è soltanto un più uno che fa diciassette, nel 13 poi non ripongo speranze o paure. Le suore che passano in strada mi mettono solo tristezza, ci scherzo un po' sù ma nel fondo ho un po' pena per loro: non penso comunque che siano la causa di incaute disgrazie. Mi piacciono tutti i segnali d'augurio, e sono contento che crepino i lupi o che frotte di immense balene defechino in mare; ma questo soltanto perchè li ritengo dolcissimi aiuti da parte di sguardi amichevoli, riceverne uno mi dice che c'è chi mi pensa anche solo un momento. Non credo piuttosto a sfortune dovute a persone od oggetti qualunque, mi pento ad escluder qualcuno soltanto perchè è iettatore. Mi ritrovo nelle idee di chi non crede negli spiriti, non penso che i corvi stiano lì per malaugurio, spazzo via le ragnatele e uccido i ragni se mi provocano schifo. Se rompo dell'olio pulisco per non scivolare, non prego di certo che non me ne vengano mali. Non possiedo cornetti attaccati alle chiavi, preferisco oggettini più allegri. Mi chiedo una cosa, però.
E' per questo, che sono sfigato?
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1 commento:
nemmeno io sono superstizioso, porta sfortuna...
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