Finalmente mi sono deciso. Dopo mesi dall'apparizione ovunque delle nuove canzoni dei Radiohead, eseguite live in gran parte dell'ultimo tour della band, mi sono deciso infine ad ascoltarle anch'io. All'inizio non volevo, in effetti. Aspettiamo l'lp7, mi ero detto. Aspettiamo la versione definitiva, sarà tutta un'altra cosa.
Poi ho pensato: è vero, in genere una traccia live è sempre molto meno di una traccia in studio. In genere. Ma effettivamente questo non vale per i Radiohead, il cui modo di fare musica ha talmente tanto di rivoluzionario che è difficile persino immaginare delle regole che valgano anche per loro. E così mi sono trovato ad ascoltare delle canzoni eseguite live, sì, ma costruite in modo così geniale, eseguite in modo così naturale, da sembrare uscite da un disco prodotto ad'arte, e giusto appena registrato male.
La songs sono splendide, la direzione che hanno preso è già mia, appena più immediata del disco precedente, appena più rock, appena più elettronica, appena più. Del resto un gruppo che dopo Ok Computer ha fatto Kid A, che dopo Kid A ha fatto Amnesiac, e che dopo Amnesiac è riuscita nell'incredibile facendo Hail To The Thief, ecco, un gruppo così ci impedisce di dubitare.
Vi lascio al gusto tutto particolare di ascoltare per la prima volta una nuova canzone dei Radiohead. Qui si tratta di Thom da solo al piano, che esegue Down is the new up in una versione acustica diversissima dall'originale fatta nei live normalmente; eccovi quella che è già la canzone dell'anno, e dell'anno a venire, e di quello passato, perchè è una canzone perfetta.
Era tanto che non se ne scrivevano, di canzoni così.
20 gennaio 2007
Per un Radiohead in più
18 gennaio 2007
Lots of tears. On videotape.
When I’m at the pearly gates
This’ll be on my videotape
my videotape
When Mephistopheles is just beneath
And he’s reaching up to grab me
This is one for the good days
And I have it all here
In red blue green
Red blue green
You are my centre when I spin away
Out of control on videotape
On videotape
This is my way of saying goodbye
Because I can’t do it face to face
No matter what happens now
I won’t be afraid
Because I know today has been the most perfect day I’ve ever seen.
Radiohead
(found here)
15 gennaio 2007
Non ho più le dita
Non ho più le dita per certe cose, nè le unghie, nè l'eta nè l'affanno necessario. Mi manca di dedicarci stress, l'ho già usato tutto nel passato.
Oggi un nuovo trimestre, all'università: nuovi orari da guardare da lontano, perchè non ho il tempo neanche per scriverti che non ho il tempo di seguirli. Un vero peccato, direbbero i miei. Un vero peccato, giusto; ma da quando mi trattengo nel peccare?
Non ho la voglia, poi. Prima penso che non ho concluso niente, e nel pensarlo mi perdo, e poi non arrivo alla conclusione: cazzo, ma questo sono proprio io, welcome to my life.
Ah dimenticavo, poi...
Poi c'è l'amore, certo. L'amore: ma questa è un'altra storia.
Di storie ne ho molte, potrei scrivere per giorni.
Ci verrebbe su un buon libro.
Purtroppo, mi manca il finale.
Oggi un nuovo trimestre, all'università: nuovi orari da guardare da lontano, perchè non ho il tempo neanche per scriverti che non ho il tempo di seguirli. Un vero peccato, direbbero i miei. Un vero peccato, giusto; ma da quando mi trattengo nel peccare?
Non ho la voglia, poi. Prima penso che non ho concluso niente, e nel pensarlo mi perdo, e poi non arrivo alla conclusione: cazzo, ma questo sono proprio io, welcome to my life.
Ah dimenticavo, poi...
Poi c'è l'amore, certo. L'amore: ma questa è un'altra storia.
Di storie ne ho molte, potrei scrivere per giorni.
Ci verrebbe su un buon libro.
Purtroppo, mi manca il finale.
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