02 dicembre 2006

I can't get it right since I met you

Muse. Live. Palalottomatica.

E' difficile trasferire su un blog una serata come questa. Perchè una serie di fatti sono semplici da raccontare, non mi costerebbe niente scrivervi di quanto è stato difficile arrivare al palalottomatica, del traffico infernale che infestava tutta la città, della ricerca spasmodica di un posticino dove infilarsi, potrei parlarvi anche del concerto, potrei scrivervi la scaletta, descrivervi le canzoni.
Ma voi non capireste nulla. Perchè non sono i fatti, quelli che hanno reso la serata così bella, così indimenticabile.
I Muse sono persone che danno dal vivo quanto non daranno mai in un disco registrato in studio, e il concerto di stasera, la quinta volta che li ascoltavo, ed emotivamente forse per me la più vissuto, ne era la massima dimostrazione. Ciò a cui abbiamo assistito era un palpitare continuo di sensazioni e colori e luci e suoni, senza che nulla stonasse mai in nessun modo con nient'altro. Una scenografia mozzafiato, una set-list semplicemente mostruosa, un concerto di un'ora e trequarti, alcuni momenti da strapparsi i capelli, altri di una tenerezza incredibile. Una sensazione di soddisfazione alla fine, che raarmente si prova dopo aver fatto qualcosa che si è sudato così tanto.

Per capire un concerto dei Muse, bisogna andare a un concerto dei Muse.
Io sarò ancora lì, la prossima volta. Mi riconoscerete: dal sorriso.

30 novembre 2006

Double Shadow

Alcune cose, come sempre in ordine sparso.


Mentana ieri ha esordito sul suo tiggì in radio con: "Diavolo di un Berlusconi". Immagino intendesse il fatto che il nano è (purtroppo) uscito dall'ospedale. Noi gli crediamo, ma speravamo in qualche gossip più pesante. Già speravo in qualche esorcismo agli italiani.


Se non fosse che quelli vecchi stanno meglio che mai, questi Junior Boys avrebbero tutte le cacrte in regola per diventare i nuovi Depeche Mode. Un'imitazione, certo. Ma palese: e quindi sincera. E poi, fatta davvero bene. Il Canada riserva sempre più sorprese, ultimamente.


Storica stretta di mano tra il Papa e Erdogan, titolavano ieri tutti i quotidiani. Io avrei preferito di più un titolo del tipo "Guerra: come provocarla senza dare nell'occhio". Che poi, la Moschea Blu, quella poteva almeno guardarla in foto, no? Cristo, abiti pure a San Pietro, ti mancano le opere d'arte?


Ci prepariamo alla grande manifestazione del 2, quella che porterà in paizza tutta l'italia contro questo governo. Il problema è che a destra non le sanno proprio fare, 'ste cose, è inutile. Litigano su tutto, perfino su chi dovrà parlare alla gente, sul palco. Dopmani mi aspetto un litigio sul colore dello sfondo del palco. Tra il nero e l'azzurro, io continuo a preferire il rosso.


Questo Children of Man sembra davvero il film fatto apposta per me. Il trailer ricorda molto atmosfere alla Esercito delle Dodici Scimmie mischiate con l'ultimo libro di De Carlo, anche se ovviamente potrei sbagliarmi. Julianne Moore, poi, è bravissima, e io lo sostengo dai tempi di Magnolia.. Certo, se avessero utilizzato un uomo vivo nella parte del protagonista, invece di Clive "Roccia Lavica" Owen, forse il film ne avrebbe guadagnato.


La guerra in Iraq è la seconda guerra più lunga nella storia degli Stati Uniti, dopo la guerra in Vietnam, e la seconda guewrra più costosa per i cittadini americani, dopo la seconda guerra mondiale. E pensare che nel 2003 Bush disse che avevano vinto, e che era "Mission Accomplished". Evidentemente, la cocaina modifica la percezione del tempo.


Oggi è la giornata mondiale contro la pena di morte. Pensiamoci, almeno.
Bastano 76 secondi, uno per ogni paese, nel mondo, che uccide ancora in nome della giustizia.

29 novembre 2006

You should have been there...

Muse. Live.
The day after tomorrow.



"You know that I care
You should have been there..."

28 novembre 2006

John Wayne Gacy, Jr.

"John Wayne Gacy, Jr., (March 17, 1942May 10, 1994) was an American serial killer. He was convicted and later executed for the rape and murder of 33 boys and young men, 29 of whom he buried in the crawl space under his house, between 1972 and his arrest in December 1978. He became notorious as the "Killer Clown" because of the many block parties he attended, entertaining children in a clown suit and makeup."




Questa è la sua storia, e la canta Sufjan Stevens.


His father was a drinker
And his mother cried in bed
Folding John Wayne's T-shirts
When the swingset hit his head
The neighbors they adored him
For his humor and his conversation
Look underneath the house there
Find the few living things
Rotting fast in their sleep of the dead
Twenty-seven people, even more
They were boys with their cars, summer jobs
Oh my God

Are you one of them?

He dressed up like a clown for them
With his face paint white and red
And on his best behavior
In a dark room on the bed he kissed them all
He'd kill ten thousand people
With a sleight of his hand
Running far, running fast to the dead
He took off all their clothes for them
He put a cloth on their lips
Quiet hands, quiet kiss
On the mouth

And in my best behavior
I am really just like him
Look beneath the floorboards
For the secrets I have hid

Microcuts

“Due non è il doppio ma il contrario di uno,
della sua solitudine.

Due è alleanza,
filo doppio che non è spezzato.”