Prima di scrivere una recensione degna di questo nome ho aspettato un po'. L'entusiasmo iniziale è causato come sempre dalla novità, e bisognava che svanisse un pochino per avere le idee veramente chiare, credo. Ho deciso di scrivere la cosa sotto forma di una serie di confutazioni, più o meno condivisibili e del tutto personali, riguardo i soliti attacchi che vengono fatti a Baricco. Poi, ultima cosa prima di iniziare, una precisazione. L'autore di quanto state leggendo, precisando di non essere sotto effetto di sostanze stupefacenti, e giurando sulla Bibbia, sul Corano e sulla biografia di Britney Spears, dichiara di NON essere affatto oggettivo. Chi scrive è un fan accanito di Baricco, ha letto tutto ciò che ha scritto, ha il suo autografo orgogliosamente conservato da anni, ha seguito lo scrittore in quasi tutti i suoi spettacoli e pensa che Baricco sia più intelligente di Newton e più bello di Monica Bellucci. Oh.
Ho esagerato? Iniziamo.
CONFUTAZIONE 1: "Questa Storia" è soltanto un'operazione commerciale.
Che dire? Niente di più falso, ovviamente. Prima di tutto la frase viene per il 95% delle volte da persone che di Baricco non hanno letto neanche una virgola: basare il giudizio su un'autore soltanto sul fatto che questi sia famoso o meno mi sembra ridicolo, in tutti i casi. Inoltre AB naviga nell'oro, e i più credevano non avrebbe più scritto ma si sarebbe dedicato ad altro. Il fatto che invece abbia scritto ancora, nonostante non abbia di certo bisogno di soldi, significa che aveva invece qualcos'altro da dire.
CONFUTAZIONE 2: "Questa Storia" è un libro fine a sè stesso.
Se bisogna trovare un difetto a "QS" (e ne ha, senza dubbio per carità), il più evidente è secondo me la vastità dei temi trattati. Il libro vuole dire, e vuole dire tanto: ed è questo il suo fine ultimo; dire che un romanzo è fine a sè stesso è come dire che ascoltare musica è inutile. L'arte è bella anche per questo.
CONFUTAZIONE 3: "Questa Storia" inneggia alla guerra.
Già vedo gli occhi famelici dei critici utilizzare spudoratamente le citazioni sulla "fratellanza bellica" per stroncare il romanzo. Ma se così fanno, non hanno capito nulla; la ferocia e la brutalità con cui sono descritte certe azioni di guerra nel libro basta a confutare qualsiasi idea del genere, per non parlare del senso di dolore e estraneità che permea quelle pagine. Direi anzi che Baricco è impietoso anche quando invece potrebbe esserlo. Poi.
CONFUTAZIONE 4: "Questa Storia" parla troppo di automobili.
Se si legge questo libro come un manuale di aromaterapia allora sì, il romanzo parla troppo di automobili. Ma basta scendere appena un po' più in basso per vedere che di automobili nel testo non ce n'è neanche l'ombra: i motori sono solo un pretesto per parlare di qualcosa di più, e le ultime pagine (fate almeno lo sforzo di arrivarci, cazzo) condensano la parabola di una vita in un'immagine di una poesia unica, quasi perfetta.
CONFUTAZIONE 5: "Questa Storia" è troppo retorico.
Mi sono stufato di fare il difensore dello stile di Baricco, mi capita troppo spesso ultimamente. Questa confutatevela da soli, come compito a casa. Poi vi interrogo, sa?
CONFUTAZIONE 6: "Questa Storia" è assolutamente inverosimile.
Anche la Bibbia lo è, per quel che mi riguarda.
CONFUTAZIONE 7: "Questa Storia" è troppo frammentario.
Forse, e questo punto è un po' difficile da confutare. Del resto niente è perfetto, no? Va detto però che è proprio nello spezzettare le vicende e mescolare tutto come un puzzle che si ritrova lo stile del miglior Baricco. "QS" non sarebbe lo stesso raccontato cronologicamente. La prima lettura risulta stregata dai tantissimi "non so cosa è successo prima", i tasselli poi combaciano così perfettamente l'uno con l'altro da lasciare ammaliati. Del resto ho sentito AB parlare di questo libro per la prima volta parecchio di più di due anni fa. E si vede: il romanzo è un bellissimo lavoro sulle parole, sulle frasi, sulle attese, sui gesti perfino. Stupendo.
CONFUTAZIONE 8: Baricco mi fa schifo.
Chi può giudicarvi... Un consiglio?Leggetevi la Bibbia.