11 aprile 2008

duegiorni

Certezze:

1. Berlusconi non è l'uomo che può aiutare l'Italia in questo momento; altrimenti l'avrebbe già fatto nei 10 anni in cui è stato al governo.

2. Con l'attuale legge elettorale vince il partito che prende più voti. Votare pertanto Sinistra Arcobaleno o altri partiti minori equivale esattamente a votare Berlusconi.


Conclusioni:

Per la prima volta nella storia delle recenti elezioni italiane, non ci sono alternative. A naso aperto o chiuso, bisogna votare:


10 aprile 2008

In love

"You were a child
Crawling on your knees toward him
Making momma so proud
But your voice is too loud
We like to watch you laughing
Picking insects off of plants
No time to think of consequences"


E' così che mi sono innamorato.

oppure la frase giusta è:

E così mi sono innamorato.

Boh.

08 aprile 2008

Chasing something

Sta bene il gigante. Ha quello che vuole, bimbi in gabbia da ingrassare e divorare. Ha un grosso palazzo pieno di frutti freschi e succulenti; ha un letto enorme per contenere tutto il suo corpo e riposare come un re. Sta bene il gigante, ed è gigante in un mondo di uomini normali.
Ricorda tutto, anche le cose più minute ed i dettagli. Parla poco, pensa molto. In effetti sono rari gli impavidi che si concedono una conversazione con lui, ed anche i più coraggiosi tremano ad ogni suo sospiro. Lui non dimentica mai niente, schiavo della sua stessa mente spesso beve per attutire il peso dei ricordi.
Affascinante il gigante in un mondo di uomini normali, ama una donna ormai da molti anni. E' la figlia di un modesto panettiere, bionda e profumata, giovane ma colta. La osserva ogni mattina passeggiare oltre il suo castello con in mano il cestino del pane appena sfornato da distribuire ai clienti più vecchi. La segue con gli occhi giganti fino a vederla scomparire oltre la collina.
Di giorno il gigante non esce mai, ha paura che i contadini possano rivoltarsi contro di lui ed ucciderlo con le pale ed i rastrelli. Così deve osservare l'amata sparire oltre il suo sguardo; e chissà dove va, la sua amata. La notte entra nelle case e ruba i bambini più grassi. Per imprigionarli e poi mangiarli, perchè così fanno i giganti. Ma non entra mai nella casa del panettiere, perchè lì troverebbe soltanto l'amore. Il gigante sa bene che l'amore non sfama.

06 aprile 2008

Genio

Vuoti di memoria

C’è la notte e c’è la [ ] a scorrere veloce sotto di me; guardando avanti scorgo i minimi [ ], fino all’orizzonte più lontano; gli alberi intorno, carrozzerie blu, una Ford Ka a sorpassarmi come nei miei incubi più folli. Semaforo. Rosso. L’Arbre Magique non si [ ] della stasi e continua a dondolare, lo seguo con gli occhi, sensazione [ ] e malinconica. Nella macchina accanto un uomo in [ ] e cravatta inchioda e si diverte a dondolare la testa della ragazza che [ ] bestemmie in una lingua straniera in cui le bestemmie non esistono. Parto [ ] io e brucio le distanze perché so guidare come un Dio e gli altri mi guardano ammirati. Ecco un applauso per me, Cristo [ ], Cristo risorto. Mi fermo a guardare una puttana che saluta un cliente particolarmente soddisfatto, [ ] un orgasmo liquido e plastico, immagino lo sperma pagato a peso. C’è la notte e c’è una festa nella mia Matiz, le [ ] raccontano di scopate perdute nel tempo, ci inchiniamo [ ] di fronte ai Totem più eccessivi. Mi fermo, [ ] sul ciglio della strada. Altro alcool, questa volta super, e le bottiglie vuote finiscono sul [ ]: cos’è un bar, è soltanto una [ ] di vetri, è soltanto una distesa di vetri. Mi libero ancora dal controllo e dalla coscienza, costa caro questo perpetuo fuggire da me stesso. Ma ne vale la [ ]. Siamo di nuovo in marcia, le ruote si salutano tra una corsia e l’altra, moto armonico uniformemente accelerato. I ricordi sono a zero quando [ ] un posto libero. Un parcheggiatore [ ] tende la mano, non sa che gli [ ] un braccio per quello che sta facendo per me. Dio ti [ ] penso e dico, rimane interdetto, poi gli ficco [ ] moneta tra le dita e se ne va imprecando. Altre bestemmie. [ ] notte non è fatta per gli amanti del Signore. Poi la fila e mi ritrovo [ ] da stronzi profumati, questi idioti coprono di Hugo Boss il loro odore di putrefazione; ma io lo [ ] ancora, io lo sento ancora ed ho la nausea. Portafogli. Soldi. Siamo dentro. La vibrazione aumenta in [ ] esponenziale, come posso permettere [ ] il mio cuore batta a tempo, è [ ] mio cazzo, lasciatemi stare. Occhi ovunque per il mio ingresso trionfale, [ ] davanti all’irresistibile. Alcool. Ancora. Un [ ] si avvicina ed ha tutte le intenzioni di [ ] atti procreativi, mi giro dall’altra parte senza [ ] ad ascoltare. Non c’è [ ] per nessuno, qui. Poi la notte è aria aperta e sigarette, è l’amore [ ] la bellezza, è guardare ticchettare la lancetta dei [ ]. Sono calmo e rilassato. Musica a [ ] per le mie orecchie. Ecco nei [ ] gesti movimenti [ ], una [ ] tribale. La testa [ ] di mattoni e [ ] laviche, merda di [ ], vita da Dio. Usciamo di lì. Ve ne prego. Sono a casa e non so [ ] mai, [ ] le viscere e [ ] butto nel letto. [ ] solo non sono solo sono solo? Domani [ ] i conti, chiunque tu sia. Prima di [ ] voglio vivere.