Sta bene il gigante. Ha quello che vuole, bimbi in gabbia da ingrassare e divorare. Ha un grosso palazzo pieno di frutti freschi e succulenti; ha un letto enorme per contenere tutto il suo corpo e riposare come un re. Sta bene il gigante, ed è gigante in un mondo di uomini normali.
Ricorda tutto, anche le cose più minute ed i dettagli. Parla poco, pensa molto. In effetti sono rari gli impavidi che si concedono una conversazione con lui, ed anche i più coraggiosi tremano ad ogni suo sospiro. Lui non dimentica mai niente, schiavo della sua stessa mente spesso beve per attutire il peso dei ricordi.
Affascinante il gigante in un mondo di uomini normali, ama una donna ormai da molti anni. E' la figlia di un modesto panettiere, bionda e profumata, giovane ma colta. La osserva ogni mattina passeggiare oltre il suo castello con in mano il cestino del pane appena sfornato da distribuire ai clienti più vecchi. La segue con gli occhi giganti fino a vederla scomparire oltre la collina.
Di giorno il gigante non esce mai, ha paura che i contadini possano rivoltarsi contro di lui ed ucciderlo con le pale ed i rastrelli. Così deve osservare l'amata sparire oltre il suo sguardo; e chissà dove va, la sua amata. La notte entra nelle case e ruba i bambini più grassi. Per imprigionarli e poi mangiarli, perchè così fanno i giganti. Ma non entra mai nella casa del panettiere, perchè lì troverebbe soltanto l'amore. Il gigante sa bene che l'amore non sfama.
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