Assurdo che debba scrivere il mio 500esimo post proprio su di te. Quale augurio più strano, quale momento più opportuno? Sembra tutto organizzato, ed invece non c'è niente dietro, nessuna premeditazione, nessun tentato omicidio.
Un momento per riflettere e vengono fuori alcuni pensieri sempreverdi. In fin dei conti, mi chiedo, cos'è tutto questo amore? E' quella sensazione che stringe il petto e blocca la saliva nel palato? E' quel pensiero costante che ti gira in testa da mattina a sera? E' quello sguardo che non riesci a scollarti dagli occhi, quei capelli, quelle pupille, quel giallo insistente? E' quel sentimento, lo chiamano così, sentimento, che ti spinge a fare cose sempre più folli senza nemmeno sapere il perchè?
Non so nè mi interessa: so che è bello provarlo, ed è bello provarlo per te, anche ora che parti e non torni mai più. Mi hai detto "mica muoio" ma per me già stai morendo, e che riesca a dirti questo è un bene per noi, più grande che riuscire a donare la vita. Non lo sentivo da tanto e mi piace, mi riscalda anche quando ho freddo: ed anche questo mi piace. Certo, dovrò sopportare un po' di tristezza: ma sono pronto; sono pronto a tutto in questi campi, non c'è bisogno di preoccuparsi per me. Ricorderò questo legame (che ci unirà per sempre, sappilo: non si scherza con le somiglianze), ricorderò il mio sapere dove stavi e il tuo sapere come stavo, il mio proporti dove andare e il tuo propormi di non farlo. Ricorderò quei pochi sorrisi ("Che begli occhi che hai" - sorriso), e ricorderò quel dono fatto senza pensare, sempre più giusto, ora, tra le tue mani. Comprenderò le tue ragioni, escluderò le mie rabbie, coprirò le mie vergogne, supererò le mie paure, esclamerò le mie parole senza più tenermi niente.
Grazie a te sono più grande, in uno spazio più minuto.
Ti amo.
s.
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