05 luglio 2007

Colpe


Oggi per me è tutta colpa dei drammi speciali, delle grandi tristezze speciali, dei miei denti da latte da bimbo spuntati di nuovo per colpa dei miei anni speciali. Tutta colpa delle mie amicizie speciali, delle mie vecchie storie speciali, delle mie conoscenze speciali. Tutta colpa di quella speciale ironia che mi precede da anni, di quei guanti speciali che metto per non lasciar traccia, di questa luce speciale, di quella speciale sintetica gentilezza che tira le gote e sorride per me. Tutta colpa di quelle parole che lasciano sul cuore ferite speciali, di quei pensieri speciali, di quei passi che portano gli altri verso fantastici incontri speciali, e soprattutto dei miei speciali desideri di portare la mia speciale vendetta nell'anima di persone che non sono speciali per niente. Tutta colpa di chi mi ricorda l'amore ma non se lo merita. Stanotte è un po' più colpa mia che non colpa degli altri.


Ed io sono stanco, non sono più triste. 'Chè come con calce e mattoni ci sto costruendo davanti una parete bianchissima. Mi metterò presto a cercare vernice di teste di amore di cuori di denti di occhi di labbra e saliva e baciando dipingerò tutto col dritto contorno di solida similitudine che riesce a distinguere chi piace a me.
E poi sarà chiaro chi sei a guardarmi dal muro, sarai solo tu la mia cosa speciale, e lì ti amerò.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Serse: Percuotiti, percuotiti, e piangi per me.

Coro: Ahi, ahi! Disgrazia, disgrazia!

Serse: Grida dunque facendomi eco.

Coro: Spetta a me prendermi cura (di ciò), o signore

Serse: Leva dunque il grido insieme con i lamenti.

Coro: Ahimè, ahimè! Nero risonante colpo si mescolerà (ai gemiti)

Serse: Percuoti il petto, e grida il canto misio

Coro: Calamità, calamità!

Serse: E per me devasta il bianco pelo della barba

Coro: Con furia, con furia, tra molti lamenti

Serse: Lancia un acuto grido

Coro: Anche questo farò.

Serse: Lacera il peplo sul petto con la punta delle mani

Coro: Calamità, calamità!

Serse: Strappa la chioma e commisera l’esercito

Coro: Con furia, con furia, tra molti lamenti.

Serse: Bagna di lacrime gli occhi.

Coro: Li bagno, si!


Eschilo, I Persiani, 1046-1065