Una schiava dai lunghi occhi carichi di molli catene
Cambia l’acqua ai miei fiori, nuota negli specchi vicini,
Al letto misterioso prodiga le sue dita pure.
Mette una donna in mezzo a queste mura.
Che nel mio fantasticare errando con decenza,
Attraversa i miei sguardi e non ne spezza l’assenza.
Come nel sole passa il vetro senza lasciare segno,
E della ragion pura risparmia il congegno.
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