24 maggio 2005

"A long long time ago..."

"Episode III
Revenge of the Sith

War! The republic is crumbling
under attack by the ruthless
Sith Lord, Count Dooku.
There are heroes on both sides.
Evil is everywhere.

In a stunning move, the
fiendish droid leader, General
Grievous, has swept into the
Republic capital and kidnapped
Chancellor Palpatine, leader of
the Galactic Senate.

As the separatist Droid Army
attempts to flee the besieged
capital with their valuable
hostage, two Jedi Knights lead a
desperate mission to rescue the
captive Chancellor...."

Con queste parole inizia finalmente l'ultimo episodio dell'incredibile saga di Star Wars.

Il film è perfetto sotto ogni punto di vista. Risulta incredibile capire come abbia fatto l'ideatore del tutto a far tornare qualsiasi cosa: il raccordo tra le due trilogie è totale, nulla è lasciato al caso, tutto è previsto; ogni personaggio compie quelle azioni necessarie per radicare gli avvenimenti dei vecchi (e futuri in senso cronologico) episodi. E nonostante tutto sia dovuto e nulla sia strettamente nuovo, la visione rimane ogni momento imprevedibile, pregna di colpi di scena e mai noiosa, conducendo il pubblico all'oscuro finale che tutti conoscono bene.

L'affannoso respiro artificiale di Darth Fener è ancora capace di suscitare paura, quindi, dimostrando quanta modernità ci sia perfino in storie ormai vecchie di vent'anni.

Chi ha trovato riferimenti all'attuale situazione politica è senza dubbio in errore, ma questo non perchè il film non dia spunti in questo senso ma anzi perchè tutta la saga è un'accusa continua all'orrore dilagante nella società moderna, alle guerre in generale, allo stravolgimento degli equilibri ottenuto con i sotterfugi e con gli inganni.

E' proprio il caso di affidarci a "una nuova speranza", quindi, riflettendo che non è da tutti creare un intero universo così multiforme, così diverso e così plausibile partendo da zero. Forse perchè le infinite galassie di Star Wars, così distanti tra loro, sono molto più omogenee del nostro pianeta, dove trovano spazio realtà così ingiuste ed inumane, ben più aliene dei popoli degli altri mondi.

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