(E poi succede che) Ti svegli la mattina con il cellulare gonfio più del solito, un piccolo disegno di una busta a campeggiare in alto a destra.
(E poi succede che) I pezzi storti e rigirati del tuo puzzle s'incominciano a comporre proprio quando stavi ormai dandoti per vinto.
(E poi succede che) Ti alzi triste e poco dopo sei felice, la magia del poter dir cose a distanza rende i dialoghi possibili anche al mattino.
(E poi succede che) Ti guardi intorno e vedi tutto ciò che hai messo a contornarti, che miseria e che tristezza qui ci vuole un cambiamento.
(E poi succede che) Cominci subito con pezzi di canzoni, erano anni che nel blog non ci mettevi un qualche cosa di un po' allegro.
(E poi è successo che) Il mio cervello ha ondeggiato insieme al basso e alla grancassa, per un momento ho visto limpido e squadrato oltre la coltre di neuroni e indecisione, e ho sobbalzato ad osservarti metri avanti, mi è venuta confusione: ma tu chi cazzo sei?
[Let me introduce to you a brand, new, dance.]
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