04 novembre 2007

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s. si guarda intorno. Un flebile applauso accompagna il suo ingresso in studio. Si avvicina alla grossa poltrona laccata di rosso che appare nel mezzo della sala, e non può fare a meno di domandarsi chi abbia avuto tanto cattivo gusto da sceglierla nell'arredamento. Il presentatore nel frattempo scambia un lungo sorriso con il pubblico, ed introduce quindi il suo ospite con una lunga digressione sul suo recente passato. s. si siede sulla poltrona orrenda. Solleva lo sguardo, e si sente chiedere
Cosa sta facendo s., in questo periodo?
- s. piange spesso.
s. piange? Come mai?
- s. piange perchè è confuso.
Come mai s. è confuso?
- s. è confuso per la fretta.
Quale fretta, s. si spieghi meglio. La fretta con cui è giunto al successo?
- no. la fretta con cui accadono le cose che gli accadono.
Cose belle, cose brutte?
- cose sfocate.
Cose sfocate, sì. Mi dica, s. parla sempre in modo così idiota?
- vaffanculo.
Come?
- vaffanculo.
Questo non si può dire, mi spiace.. Comunque, s. ha bisogno di più tempo?
- no, s. ha bisogno di tempi migliori.
Tempi migliori?
- qualità, non quantità.
Cosa rende, per s., un tempo migliore di un altro?
- la pienezza, forse.
E cosa lo rende pieno?
- l'amore, forse. s. è molto patetico.
Non è innamorato, s., in questo momento?
- s. si appella alla facoltà di non rispondere.
Ci chiediamo come mai s. si sia appellato a tale facoltà.
- s. ha paura.
Paura?
- paura dei desideri.
Mi spiace, ho perso il filo del discorso..
- vaffanculo.
Molto tenero da parte sua. s. pensa mai di prendersi troppo sul serio?
- continuamente.
Non basterebbe un sorriso ogni tanto?
- oh, s. sorride. Sorride da serio, però.
E' sempre stato così, s.?
- no.
No? E da quanto allora s. è così?
- così come, scusi.
Così.. spietato?
- lei è un uomo orribile.
Mi spiace, non era quello che volevo intendere.
- ma è quello che ho inteso.
s. è innamorato da qualche mese, dica la verità.
- questo non posso dirlo. Se vuole però posso negare che s. non sia innamorato.
E non è la stessa cosa?
- lei è perfetto per la tv. E' così limitato.
Questo cosa c'entra, scusi?
- nulla, soltanto mi sembra sbagliato ridurci a scarti discreti.
E' stato abbastanza chiaro, credo.
- a volte riesco ad esprimermi, a volte no.
Lei è un uomo molto colto.
- è una domanda?
No. Ci spieghi meglio la faccenda del triangolo, compare spesso nel lavoro di s., no?
- il triangolo simboleggia lo scopare con due persone contemporaneamente.
Coff coff.. Ah, pensavo a qualcosa di più.. elevato?
- non devo spiegarle ogni livello d'interpretazione, no? E poi, non è elevato, il sesso?
Beh, dipende da molti fattori, suppongo.
- suppone bene.
E dunque perchè il triangolo è così importante per s.?
- forse s. si è accorto che qualcosa al mondo si è incrinato.
Qualcosa di importante?
- sì, qualcosa di importante.
Importante quanto?
- quanto è importante per s. la sua stessa vita.
Come mai si è incrinata, questa cosa così importante?
- perchè ha cominciato a parlare.
A parlare?
- sì. Prima era una cosa sempre zitta, poi un giorno ha aperto la bocca ed ha parlato.
E allora?
- è stato brutto ascoltare quelle parole.
Non doveva essere un discorso allegro..
- no, non lo era. Era molto triste.
s. vuole dire al suo pubblico se c'è qualcosa che possa fare per lui?
- non c'è niente che possa fare, mi spiace.
Niente?
- niente.
Ha già in mente, s., cosa farà adesso, dopo tutto questo successo? Lavorerà a qualcosa di nuovo?
- sì s. ha già in mente tutto.
Che bella notizia. Sarà un seguito?
- s. odia i seguiti.
Quindi sarà qualcosa di completamente nuovo..
- no, sarà un seguito. Che odierà.
Capisco. Quanto tempo ha impiegato s. per completare "Le ore piccole"?
- un pomeriggio.
Il libro di s. contiene duecento pagine..
- il pomeriggio di s. contiene duecento giorni..
Arrivederla.
- arrivederla.

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