Alcuni film riescono a emozionare lo spettatore fino al completo abbandono poetico. Altri riescono a suscitare i moti del pensiero di chi guarda, spingendo ad acute riflessioni.
Pochissimi infine, fanno entrambe le cose, dignitosamente, parlando di un tema su cui è facile sparlare, giudicare, ridire.
L'eutanasia è il tema principale del film e la colonna portante, eppure tutto quanto nella pellicola diventa motivo per un inno alla vita, per una spinta vitale fuori misura. E proprio per questo non riusciamo a dire di no alle motivazioni del protagonista: proprio per questa sua incredibile voglia di partecipazione nel mondo, e per la realtà che invece lo impedisce, non possiamo negare diritti che sono suoi da sempre, e per sempre.
Mare Dentro è una storia d'amore, quello d'altri tempi, quello vero. Mare Dentro è una poesia visiva stupefacente, che non annoia ma non sconvolge. Mare Dentro non stanca mai: non affronta le problematiche con il solito buonismo americano, le persone ridono, piangono, si disperano sì, ma il minuto dopo si rialzano per andare avanti. Mare Dentro è una critica feroce agli ordinamenti giudiziari occidentali, ma è una critica fatta senza urla e senza sangue, fatta con le parole di chi non può alzarsi dal letto, di chi, incollato al cuscino, è ancora capace di tuffarsi in mare. E lì vuole tornare, per sempre.
I film passano, le storie si dimenticano e domani uscirà qualcosa di nuovo, forse di più bello, di più entusiasmante. Ma il mondo resta questo, abitato da noi, ma anche da chi da quel letto può alzarsi soltanto col pensiero. Un film su una cosa così brutta, ma così bella.
"Mare dentro, mare dentro,
senza peso nel fondo,
dove si avvera il sogno.
Due volontà fanno vivere il desiderio nell'incontro.
Il mio sguardo, il tuo sguardo,
come un'eco che ripete senza parole,
più dentro, più dentro,
fino al di là del tutto,
attraverso il sangue e il midollo.
Però sempre mi sveglio
e sempre voglio essere morto,
per restare con la mia bocca
sempre preso nella rete dei tuoi capelli".
senza peso nel fondo,
dove si avvera il sogno.
Due volontà fanno vivere il desiderio nell'incontro.
Il mio sguardo, il tuo sguardo,
come un'eco che ripete senza parole,
più dentro, più dentro,
fino al di là del tutto,
attraverso il sangue e il midollo.
Però sempre mi sveglio
e sempre voglio essere morto,
per restare con la mia bocca
sempre preso nella rete dei tuoi capelli".
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