26 dicembre 2007

Acqua e farina


Soltanto le labbra possono rispondere alle domande più importanti, quelle che ti poni da anni, che ti martellano dentro e che non riesci a mandare via con niente, con nessuna canzone, nemmeno con Baricco, nemmeno scrivendo, che era la tua ancora di salvezza in questo periodo. E quando non ci riesce niente allora è arrivato il momento di rispondere, e soltanto le labbra possono rispondere. Le domande di questo tipo non sono facili, tu sai che negli ultimi anni non sei mai riuscito a rispondere, e quando realizzi questo allora ti chiedi se quell'ultimo punto un po' scolorito e poco leggibile nella tua letterina di Babbo Natale riguardasse proprio questo. Poi pensi che forse no, forse non hai mai desiderato davvero rispondere, forse quell'ultimo punto riguardava un iPod nuovo, una macchina più pulita, o un esame in più. Forse parlava di fame nel mondo, ti senti generoso, in questo periodo. E mentre ti arrovelli il cervello su una fantomatica possibilità che una possibile risposta arrivi in un possibile momento, ecco che succede l'impossibile e già sei a conoscenza di tutte le realtà. Sono labbra, quelle che hanno risposto. E cazzo, stanno zitte, e proprio in questo sta il bello della risposta, nel suo essere così liquidamente silenziosa.
Come acqua e farina, anche tu ti mischi senza rumori.

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