20 febbraio 2007

Hollywood

"Ogni mattina, per guadagnarmi da vivere,
Vado al mercato dove si comprano le bugie.
Pieno di speranza,
Mi metto tra chi vende."
B. Brecht

Mi ricordo perfettamente il mese e l'ora. Mi ricordo quanto il mondo non è più normale, nell'accostare così brutalmente gli inizi con la fine. Mi ricordo quel sapore amaro in bocca, quel misto di lacrime e bile.
E poi ricordo la macchina subito dopo, l'asfalto appannato dalla velocità, il pericolo, la rabbia sfogata in giri al secondo e litri di benzina. Mi viene in mente precisa l'immagine dell'automobile rossa che mi viene addosso, un secondo in più e non la evitavo e quanti morti per una tristezza sola. Scappo con la mente dall'amaro, mi ritiro nei fatti di oggi, nelle nuove brigate rosse, nello stravolgimento quotidiano della notizia. Sorrido all'evidenza del mentire, tra un tiggì e un messaggino. Di quanto falso abbiamo bisogno per accorgerci del vero? Scorro con gli occhi alla ricerca del senso perduto, trovo soltanto domande, mai una risposta. Ascolto commenti così semplici che uno si chiede se li abbia capiti davvero, e colgo la nuova strategia: togliere le maschere al banale; messo così a nudo sembra quasi incomprensibile. Torno col pensiero a quei momenti del passato: quegli schemi rivoltati da uno sguardo, e poi l'odio, e poi l'amore, e poi l'odio ancora e poi l'amore. Sento il cuore andare via, eccomi di nuovo nel presente, tra un'email e un sentito dire.
Mento a tutti, me compreso. Sarei in grado di ridere mentre dentro sto morendo.

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