Un nuovo anno.
E che anno, cristo.
Inizia che neanche lo sai, perchè non avevi mai visto un capodanno così indefinito, la mezzanotte già sfumata dall'alcool e dal buio. Prosegue che sembra più vecchio che nuovo, e scopri che invece è più nuovo di quanto pensassi, ti gira la testa e perdi ogni riferimento al passato. Continua così, senza sosta, mancano le sirene e la scorta e per il resto c'è tutto, un anno che mette le ali al presente. E non hai il tempo neanche di pensare al futuro, butti la vita impacchettata sotto l'albero, per quest'anno voglio soltanto sorprese.
Una parola si insegue tra le altre, ricorre nelle frasi, si insinua nei pensieri: novità. E dato che la parola dell'anno scorso era attesa, la cosa diventa interessante; due anni così legati tra loro, e uno pretende anche che l'alcool non incasini il capodanno?
Pretese per l'anno, ne ho molte. Moltissime. Le chiamo pretese, nella mia superbia, perchè chiamarle propositi mi sa di vecchio, chiamarle speranze mi sa di triste, chiamarle richieste mi sa di sporco. Pretese, invece, sa di me. Però non le scrivo, le tengo dentro, chiuse, aspetto la prossima stella cadente.
Intanto, un saluto. Vi avverto però. Puzza di 2006.
Can we climb this mountain
I don't know
Higher now than ever before
I know we can make it if we take it slow
Let's take it easy
Easy now, watch it go
We're burning down the highway skyline
On the back of a hurricane that started turning
When you were young
When you were young
And sometimes you close your eyes
and see the place where you used to live
When you were young
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