30 dicembre 2005

Il primo dell'anno

Sì...
Tutto è calmo il primo dell'anno
un mondo in bianco si mette in moto
Io voglio stare con te
Stare con te notte e giorno
Perchè niente cambia il primo dell'anno

Starò con te ancora
Starò con te ancora

Sotto un cielo rosso sangue
Si è riunita una folla, di bianchi e neri.
Con le braccia al petto, sono i prescelti
I giornali dicono che è vero
dicono tutti che è vero
Dicono che possiamo farcela
anche se siamo divisi in due
possiamo essere di nuovo uno

Io, io comincerò ancora
Comincerò ancora

Forse questa volta andrà bene,
forse stanotte sarò con te ancora
Sarò con te ancora

Ci hanno detto che questa è l'età dell'oro
Ma l'oro è la ragione delle guerre
Io penso solo che voglio stare con te
Notte e giorno
Perchè niente cambia,
il primo dell'anno

29 dicembre 2005

La fine di un simbolo

Uno dei più famosi simboli nel globo, nato 37 anni fa e conosciuto ormai da tutti nel mondo, ovunque, oggi è ufficialmente morto. Non è strana la data in cui l'azienda ha presentato il suo sostituto: la fine dell'anno vuol dire l'inizio di uno nuovo, carico di novità importantissime, a cui il nuovo logo sembra fare da apripista. Non so quanto la nuova immagine sia azzeccata, quanto il nuovo slogan sia accattivante e quanto la scelta di cambiare un disegno che ha fatto storia sia giusta.
Comunque, 37 anni fa hanno rivoluzionato il mondo, per sempre, from the inside.
Chissà se dopo così tanti anni sono davvero pronti a fare un passo così grande, ora che la concorrenza è agguerrita; c'è davvero bisogno saltare avanti?

28 dicembre 2005

Viva Zapatero!

"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s';intende revocato e privo di ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni." Oggi la televisione e i mezzi di informazione sono in mano a un regime che viola la Costituzione e lede il nostro diritto di sapere. Senza informazione libera non c'è cultura, e senza cultura una civiltà muore. In Italia, paese dove il 12% della popolazione è analfabeta, gli uomini di potere non fanno che incrementare queste percentuali, aiutati dalle istituzioni ecclesiastiche e da un sapiente corredo di personaggi nelle più alte cariche giornalistiche e televisive. Non sottostiamo a queste regole. FACCIAMO QUALCOSA.

Pieni gli alberghi a Tunisi per le vacanze estive, a volte un temporale non ci faceva uscire. Un uomo di una certa età mi offriva spesso sigarette turche.
Ma spero che ritorni presto
l'Era del Cinghiale Bianco.
Profumi indescrivibili nell'aria della sera, studenti di Damasco vestiti tutti uguali, l'ombra della mia identità mentre sedevo al cinema, oppure in un bar.
Ma spero che ritorni presto
l'Era del Cinghiale Bianco.

27 dicembre 2005

Reinas

Reinas: ovvero, come scatenare scandali con il film meno scandaloso dell'anno.

Dico subito che il film è godibile, strappa parecchie risate, non annoia nè entusiasma, è insomma il classico film natalizio per famiglie: mediocre, stupido quanto basta, e altrettanto inutile.
Eppure questo film, accolto con favore e in relativo silenzio in tutta Europa, arriva nella cattolicissima Italia tra molte polemiche inutili e una censura (14 anni) che sembra davvero patetica. Il motivo è semplice: al centro del film è infatti il tema dei matrimoni gay. La pellicola si trova quindi nell'imbarazzante situazione di essere un film conosciuto da tutti ma visto da pochi: solo 3 sale lo proiettano a Roma, eppure la sua recensione è in bella vista in tutti i giornali.
Visto il tema, speravo che il film si discostasse un tantino dai soliti stereotipi dei gay e delle loro famiglie: sbagliavo. Le battute sono tutte già sentite mille volte, i personaggi sono macchiette, le situazioni ormai classiche. Salvano il tutto una carica di attrici tutte bravissime, tutte stupende, prese una per una dai classici Almodovariani (Carmen Maura su di tutte, che nel film interpreta sè stessa), non di certo aiutate però dai corrispettivi figli gay, tutti scialbi invece, assolutamente anonimi e "intercambiabili". Stupisce davvero alla fine del film la censura: qualche bacio gay (pochi), una scena di sesso etero degna di un film Disney e un po' di parolacce non sembrano davvero sufficienti; del resto lo sappiamo, siamo in Italia e niente ci sconvolge più.

26 dicembre 2005

Sono orgoglioso

Il natale è passato, e con lui tante cose. Resto però fermamente orgoglioso di tre cose, che non passeranno in così breve tempo. La prima è il mio Natale Consumistico: ho speso soldi e ho ricevuto regali e sono orgoglioso di questo, perchè certo, non è ovviamente l'ostentazione dei soldi che fa la differenza, ma invece usarne un po' per rendere più felice qualcuno bhè, questo sì che la fa! La seconda è il mio Natale Solidale: ho fatto e ricevuto moltissimi regali da Emergency, ma tanti, tanti, tanti. Emergency nasce da un'iniziativa che fa impallidire per quanto è giusta. Per questo, va sostenuta, sempre. Infine la terza è il mio Natale alla Contro-Informazione: in due giorni abbiamo visto lo spettacolo di Beppe Grillo, mi hanno regalato viva Zapatero! di Sabina Guzzanti, e a mio padre hanno regalato il Matematico Impertinente di Odifreddi; tre manifestazioni di controinformazione, che è ormai l'unica cosa che può salvarci.


Infine, una citazione.

"Se la matematica e la scienza prendessero il posto della religione e della superstizione nelle scuole e nei media, il mondo diventerebbe un luogo più sensato, e la vita più degna di essere vissuta. Che ciascuno porti dunque il suo contributo, grande o piccino, affinchè questo succeda, per la maggior gloria dello Spirito Umano."

23 dicembre 2005

Buon Natale



If there was a way

I’d hold back all these tears

But it’s christmas day
Baby please, come home

22 dicembre 2005

Le ultime dalla Radio

Poche ore fa sono emerse nuove notizie dai testa di radio riguardo il nuovo album e soprattutto il nuovo tour.
Pare che i radiohead molleranno su internet due o tre brani del nuovo lavoro verso febbraio, quando finalmente torneranno in quel cazzo di studio di registrazione nel quale non mettono più piede da ottobre, e che subito dopo tra aprile e maggio se ne andranno in giro per l'europa per un breve tour. In questo tour suoneranno circa una decina di canzoni nuove, in attesa dell'uscita dell'album, prevista comunuqe prima dell'estate.
Cavolo, un tour già a maggio non me lo aspettavo proprio, e se faranno una data in una qualsiasi locazione più vicina di 400 chilometri da roma... Bhè io ci sarò:-)!

Dimenticavo: la notizia è abbastanza attendibile, dato che a darla è stato un certo ed o'brian, ossia il chitarrista della band...

21 dicembre 2005

Mosca, 1961



Le sei del mattino.
Ho aperto la porta del giorno e ci sono entrato
ho assaporato
l'azzurro nuovo nelle finestre
le rughe della mia fronte di ieri
sono rimaste sullo specchio

sulla mia nuca una voce di donna
tenera peluria di pesca
e le notizie del mio paese alla radio

vorrei correre d'albero in albero
nel frutteto delle ore

verrà il tramonto, mia rosa
e al di là della notte
mi spetterà
spero
il sapore di un nuovo azzurro.

N.H.

20 dicembre 2005

Due notizie buone e una cattiva

Sì, ma in ordine sparso. Dunque:

1.
Un giudice federale ha deciso che il cosiddetto 'disegno intelligente' non può essere insegnato nelle classi di scienze delle scuole pubbliche negli Stati Uniti. Il verdetto è stato pronunciato ad Harrisburg, capitale della Pennsylvania.
Il giudice distrettuale John E. Jones III ha giudicato che il Consiglio scolastico dell'Area di Dover, in Pennsylvania, ha violato la Costituzione decidendo di inserire nei programmi di scienze il 'disegno intelligente', cioè il principio che la vita sulla Terra fu generata da una causa intelligente non identificata. Un principio che mira ad escludere le teorie di Darwin.

2.

«È vero, non dobbiamo fare il test del dna su Vespa, Vespa è mio zio. Questa è la verità». Su uno dei gossip più insistenti degli ultimi mesi, quello cioè che Bruno Vespa sia figlio di Benito Mussolini, interviene Alessandra Mussolini, ospite della puntata di questa sera di «Markette», la trasmissione condotta da Piero Chiambretti su La7 in onda alle 23.30. «È del ramo con i nei della famiglia Mussolini, io sono del ramo senza nei, ma è mio zio, Bruno, è lui, è mio zio, glielo dobbiamo dire chiaro. La mascella è uguale, è identico negli occhi, lo sguardo, questa bocca, queste labbra...quello è il figlio, è mio zio».

3.
Dopo aver affrontato con forza e determinazione il cancro, Kylie Minogue si prepara a tornare sulle scene. La cantante, rientrata da Parigi in Australia per trascorrere con la famiglia le prossime vacanze di Natale, sarebbe intenzionata a concludere 'Showgirl', il tour che era stata costretta a interrompere a causa della sua malattia. Il rientro sarebbe previsto per la meta' del 2006. Stando alle ultime notizie, alla fine del mese la cantante pubblichera' anche un DVD dal titolo 'Showgirl-The greatest hits tour'. Nella track-list tutti i suoi piu' grandi successi: da 'In your eyes' a 'Spinning around', da 'Slow' a 'Love at first sight' senza dimenticare hit storiche come 'I should be so lucky'.

19 dicembre 2005

Concerto dei Franz Ferdinand: "This fire is out of control..."

CRONACA DEL VIAGGIO:
Da dove iniziare... dubbie capacità logico-intellettive. Gran parte del viaggio procede ok, tra canzoni, chiacchiere e cose simili. Mancano 40 chilometri a Firenze sud, sono le 5, e succede lo spiacevole. Una cosa improvvisa: tutti si fermano. La macchina di fronte a noi frena un po' improvvisamente. Noi ci fermiamo, bruscamente anche noi ma con relativa facilità. La macchina dietro di noi si ferma anche lei tranquillamente. Quella dietro ancora, nella fattispecie un fuoristrada Mercedes dalle importanti dimensioni, invece no. Incidente a catena: 4 tamponamenti di seguito provocati tutti da un coglione che a duemila è finito sulla macchina dietro di noi. Fortunatamente comunque non si fa male nessuno, la botta è stata modesta, abbastanza però per distruggere il dietro della nostra piccola Yaris e catapultare un pezzo di metallo dritto a strusciare su una ruota. Panico. Ore di scambio dei dati, tentativi di ripararla (tra l'altro il tipo dietro di noi c'era un fiorentino di una gentilezza anomala davvero), e simili. Il deficiente sul Mercedes non ha fatto un cazzo tutto il tempo se non rompere i coglioni, e alla fine sono venute polizia e soccorso stradale. Ho avuto l'onore di salire sulla macchina della polizia:-), e insomma grazie all'aiuto di un tipo gentilissimo del soccorso stradale (santo subito!) siamo riusciti, ormai alle 6 e mezza, a ripartire. Alle 7 siamo davanti al teatro, e sorpresa per tutti noi, non c'è un cane, siamo vicinissimi ai cancelli. Aprono praticamente subito, e subito siamo lì, davantissimo, in attesa.

THE RAKES:
Entrano i Rakes, gruppo spalla, è amore a prima vista. Rock alla Strokes ma versione inglese, proprio come piace a me quindi, davvero simpatici. Lui ha la stoffa dell'enterteiner, un tipo assurdo che fa movimenti stranissimi e fa tagliare. Concerto breve, del resto hanno un solo album alle spalle; ma comunque, una rivelazione. Da ascoltare.

FRANZ FERDINAND:
Finalmente è buio di nuovo, la folla comincia a farsi sentire, entrano i Franz, cominciano le note di This Boy, ed è lo sfacelo totale. In terza fila la situazione è insostenibile: la gente poga, salta, si spinge, si stritola, urla, salta, canta, suda, prende a spallate e picchia qualunque essere umano nei dintorni. Due di noi sono stoici e resistono, e li perdiamo di vista mentre ci defiliamo un po' indietro: il teatro è piccolo, siamo ancora vicini, e si respira un po' di più. Finisce This Boy, ed è la fine di tutto perchè attaccano Do You Want To, una delle poche canzoni che farebbe ballare anche mio padre, e il mondo comincia a saltare. Neanche dove siamo si respira e si resiste, pogano tutti, senza esclusione, tutti quanti, mai vista una cosa simile, giuro, e ne ho visti tanti di concerti. Ci defiliamo ancora abbastanza dietro, a distanza comunque dignitosa, e lì troviamo finalmente un po' di pace e ci godiamo il oncerto. Bellissimo, loro sono simpaticissimi (molto più di quanto mi aspettassi), canzoni stravolte per renderle ballabili, tutte, il teatro è una dancehall,stupende Walk Away e Outsiders. Verso la fine riusciamo a riconquuistarci un posto più vicini, poi attaccano le note di This Fire, notevole, ed è finito tutto. Un concerto da vivere più che da ascoltare, per le situazioni, la gente, la ballabilità infinita. Giudizio negativo sull'acustica, che rendeva il tutto un po' meno godibile, ma insomma niente di terribile.
Viaggio di ritorno senza problemi, sono le 3 di notte, e finalmente sono a letto a dormire.

18 dicembre 2005

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Sull'autobus 60, ieri sera. Ero in anticipo, così' non mi sono preoccupato molto quando ho notato che l'autobus cambiava tragitto... "Il solito corteo", ho pensato, sbagliandomi. Dopo un giro lungo ore l'autobus arriva a piazza della repubblica e... cosa mi vedo?? Incredibile: la manifestazione di alleanza nazionale!!
Questa è stata l'immagine che mi si è presentata davanti: in mezzo alla piazza, un palco enorme dietro al quale campeggiava, maestosa, una foto orrenda di Fini corredata dal solito slogan "Il Futuro? A destra". Sul palco più o meno 30 sconosciuti che entravano a malapena e si parlavano uno sull'altro. Ma la cosa più divertente era nella piazza: infatti i manifestanti erano pochissimi, e non lo dico perchè sono di parte, ma perchè erano davvero pochi! Insomma una visione ai limiti del surreale. Comunque, lo spirito romano si è manifestato in tutto il suo splendore tra i miei compagni di autobus, ed ecco quindi una piccola raccolta dei commenti che sono usciti fuori, tutti rigorosamente true...

Signora: "'Nce credo... So' più bandiere che persone..."
Ragazza. "Cioè, FORSE, ma dico FORSE, arrivano a venti."
Ragazzo sprovveduto: "Perchè urlano Alemagno? Chi è Alemagno?"
Vecchietto: "Ma che stanno a fa' su quel palco? La festa de Natale?"
Giovane fascista: "Ollellè Ollallà, fategliela vedè, fateglielà pagà"
Ragazza di prima: "Se... Il futuro a destra, ma il presente DE MERDA"

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17 dicembre 2005

"Ormai abbiamo cagato su tutto"

Ieri sera concerto fighissimo, il Michel Portal trio con guest Louis Sclavis, per intenderci due dei più grandi clarinettisti Jazz del mondo visti praticamente gratis... E c'era pure poca gente!
Comunque, concerto bellissimo, e peccato per la gente relativamente poca ma del resto non è cosa nuova...
Domani Franz Ferdinand, per dare un senso a questa settimana un po' insensata: ora che ho finito gli esami non riesco bene a organizzarmi, va a finire che perdo un casino di tempo in stronzate. Ho passato il 90 % degli ultimi giorni a fare regali di natale, va detto che ieri sono stato al mercatino di Emergency ed era TROPPO BELLO, a parte gli oggettini, quasi tutti etnici di quelli che mi fanno impazzire, ideali per mille regali carinissimi, ma poi i ragazzi che erano lì a vendere erano simpaticissimi, abbiamo pure fatto amicizia con una tipa troppo divertente, ubriachissima fino al midollo... Insomma se vi trovate nei dintorni di campo dei fiori andateci, ne vale la pena...
Libri... Raramente scrivo commenti ai libri prima di finirli, ma il caso in questione ne vale davvero la pena... Da lettore accanito com'ero non potevo alla mia età non aver ancora letto un libro del genere, ormai cult. E quindi... "Il Profumo" di Suskind, è un capolavoro, poetico, visionario e assurdo, scritto con intelligenza e originalità. Intensissimo il personaggio principale: Suskind ha creato un mostro, un essere privo di etica ma nè buono nè cattivo. Ecco, questa è una delle cose che mi piace di più: nel libro, non ci sono i buoni, o i cattivi. Non c'è giudizio sulle azioni di lui o degli altri. E lui non fa del bene, nè del male: semplicemente, esiste. Da divorare.
Ora vi saluto, from outer space:

fK

14 dicembre 2005

Take me OUT


You know I'm here waiting for you.

Ebbene sì... Domenica si avvicina, e con essa il mio breve soggiorno a Firenze...
Breve sì, ma non per questo poco intenso:

You could have it so much better with Franz Ferdinand...

Calma piatta

Oggi calma piatta, piatta come il mezzobusto della de Filippi, piatta come le mutande di Costanzo, anche quando è eccitato. Pochi avvenimenti hanno scosso la giornata. Avvenimenti così inutili, che proprio se ne parla perchè non c'è nient'altro di cui parlare. Nessun discorso della Lecciso, nessuno stupro, nessun nuovo video di Madonna: e allora ecco le notiziole.
Come ad esempio quella che parla di un certo Fiorani, tipetto perbene e tanto ammodo, che (cito) "pagava soldi a politici nazionali" e (cito di nuovo, mi diverte) "rubava perfino soldi dai conti di affaristi morti". Questi fantomatici "politici", purtroppo, nessuno sa chi siano. E se qualcuno lo sa, lo dimentica. E se qualcuno lo ricorda, ha il mal di gola e non lo può dire comunque. Sennò, muore.
Oppure un'altra notiziola: tipo che oggi siamo tornati indietro di 20 anni, al proporzionale, ai tempi in cui le schede elettorali erano stuoie con 312 simboli di altrettanti partiti, che la gente le rubava per usarle come teli da mare d'estate. Siamo passati al sistema elettorale che solo qualche mese fa ha mostrato il suo fallimento in Germania, dove alla fine il cancelliere è stato deciso con uno spareggio a briscola (pare che la Merkel abbia barato).
Ma comunque, è una notiziola.
La vera notizia del momento è un'altra, e siamo sicuri che i giornali non se la faranno scappare. Eccovela. Pare che Michelle Hunziker, andata da Blockbuster per affittare per la figlioletta Aurora il cartone animato "Pippi Calzelunghe", sia andata invece nel reparto sbagliato e abbia preso "Pippe e Cazzi lunghi", un porno gay con due montoni che scopano per 3 ore di fila in un ovile. Finita la visione, alla Hunzy dev'essere tornata una voglia di minchie spaventosa, che ha deciso di placare andando a bussare nuovamente alle porte dell'ex, Eros Ramazzotti. Il tipo, riposto il guantone da segarolo, ha accettato ben volentieri a patto di passare il natale tutti insieme. Che famiglia unita, però...
Evviva, auguri, ciao.

13 dicembre 2005

Matt


Foto di Matt Rourke
da Time Magazine: the Best Photos of the Year 2005

Arnold

Nel mondo, fino a qualche ora fa, c'era un uomo. Quest'uomo forse era un terribile assassino. Ma forse no. E comunque, non è questo il punto. Il punto è che nel mondo, fino a qualche ora fa, c'era un uomo. E che adesso invece, quest'uomo, non c'è più.
In questa sede nessuno vuole giudicare quest'uomo, nel bene o nel male. Nessuno vuole dire se quest'americano, vissuto nel braccio della morte per più di 20 anni, era davvero colpevole della morte di quattro persone. In questa sede nessuno conosce la verità. Però chi scrive conosce quello che è successo dopo, quello che è successo in questi 20 anni. Ed è successo che quest'uomo è diventato più di un uomo: è diventato un simbolo, un messaggio. La carne, la pelle, gli occhi, sono diventati forza, magnetismo e ragione di un simbolo forse unico nel suo genere. Unico perchè universale, e universale perchè diretto ai giovani, che sono ovunque uguali, belli e terribili insieme. Questo simbolo avrebbe potuto fare tanto. Quegli occhi, occhi che non hanno mai più visto il cielo, avrebbero potuto contribuire a rendere il nostro cielo più pulito. E meno sporco di sangue.
In questa sede nessuno vuole giudicare quest'uomo. In questa sede, forse, si vuole giudicare l'operato di un altro uomo: di una persona che, con una semplice decisione, avrebbe potuto far vivere ancora a lungo quel simbolo, che tanto poteva dare. Ma così non è stato.
Stamattina le guardie carcerarie hanno portato il condannato sul lettino, e dopo un'agonia estenuante, e lunga, i medici hanno iniettato il veleno. Mi immagino lo sguardo di quel pover'uomo che guadagna così: inserendo la siringa letale nel braccio dei condannati, e aspettando che la morte arrivi, lenta. Poi mi immagino cosa succede dopo, quando ormai sul lettino c'è soltanto un cadavere. E penso a quante follie accadono nel mondo. Quanti morti così, quanti morti in una guerra ingiusta, quanti morti inutilmente, ogni momento, nel mondo.
Quegli occhi, quella pelle, quella carne: ora sono soltanto un simbolo in putrefazione, morto, scomparso.
Nel mondo, fino a qualche ora fa, c'era un uomo. Quest'uomo è stato ucciso, da un assassino, da un folle, da un criminale.
Da un criminale, sì, lui sì.

12 dicembre 2005

Tenco

La salma di Tenco verrà riesumata per consentire nuove indagini riguardo la sua morte avvenuta ormai 38 anni fa. All'avvenimento saranno presenti molte celebrità. Tra esse in particolare ci saranno Albano, grande amico del cantautore presente anche nel momento della sua morte (aveva una pistola in mano e uno sguardo da assassino, i giudici reputarono la cosa naturale conseguenza della sconvolgente vicenda); Bruno Vespa, che intervisterà il cadavere per la sua puntata serale di Porta a Porta; la Mussolini, che sperimenterà sul corpo le nuove tecniche per resuscitare cadaveri, con la speranza di applicarle poi su suo nonno; e papa Ratzinger, che aiuterà la Mussolini, sarà intervistato da Bruno Vespa, e inviterà Albano al concerto di natale in vaticano.
Berlusconi purtroppo non potrà seguire dal vivo l'evento, sarà impegnato a farsi fotografare per i nuovi cartelloni elettorali; per l'occasione il premier ha scelto il fotografo di Max, che lo immortalerà circondato da spogliarelliste nude a gambe aperte, accompagnando l'immagine con lo slogan "Vota il Cavaliere, cavalca come lui". Comunque il suo portavoce ha assicurato i cittadini elettori che Berlusconi seguirà la riesumazione di Tenco in diretta da casa, in una delle sue (tre) televisioni. I cittadini non elettori, invece, possono anche andare affanculo.
Neanche Buttiglione potrà essere presente accanto a tali star internazionali; in una visita alla Domus Aurea infatti, un soffitto è crollato uccidendo due guardie del corpo e il suo amante Pino. Ha deciso quindi di render giustizia rastrellando tutte le troie e gli albanesi dalla città, e mettendoli a piramide umana per tenere sù le rovine. A una prostituta libanese che aveva provato a ribellarsi, Rocco ha mostrato in privato il suo petto nudo. Pare che nessuno abbia più tentato la fuga.
Cazzate?

11 dicembre 2005

ZTL vaticane.

Il papa ha detto che lo spirito del Natale è inquinato dal consumismo.
Per dare il buon esempio in proposito, il santo padre è stato visto mentre applicava una targhetta con scritto "Euro 4" sulle sue nuove Prada.

Andiamo avanti, sì, ma lui lasciamolo indietro eh?

Se ne evince che, nel 2005, alcuni proverbi vanno ampliati. Ad esempio.
Le bugie hanno, in ordine sparso:
- Le gambe corte
- Le braccia pure
- I capelli finti
- Tre televisioni

10 dicembre 2005

Manuale pratico di mimetismo religioso.

Ovvero, come nascondere la propria miscredenza in mezzo alla folla cristiana ed avere sempre la risposta pronta davanti all'inquisizione.


Inquisitore: Sei sposato in Chiesa, vero?
Miscredente: Sì, ma solo con la mia quarta moglie.

I: Credi in Dio?
M: Certo, tutte le volte che vedo la Lecciso in tv!

I: Hai mai avuto rapporti sessuali con donne prima del matrimonio?
M: No no padre, con donne proprio no...

I: Sai che usare il preservativo fa andare all'inferno?
M: Anche se dopo lo metto nella raccolta differenziata?!?

I: Sai che Darwin si sbagliava e che noi non discendiamo dalle scimmie?
M: Lo credevo anch'io, poi però ho visto Gad Lerner...

I: Sai dirmi nell'ordine i sette peccati capitali?
M: Certo, su questi sono espertissimo!

I: Credi che Dio sia l'architetto di tutte le cose?
M: Mi risulta solo un po' difficile trovare la stessa mano nel Pantheon e nel Corviale...

I: Preghi ogni sera prima di andare a dormire?
M: Di solito lo faccio prima, mentre cerco parcheggio...

I: Doni l'otto per mille delle tue tasse alla chiesa cattolica vero?
M: Giuro che se le pagassi lo farei!!

I: Perchè hai i capelli lunghi? Non sarai per caso un sodomita?
M: No padre, giuro! Sono soltanto un ricordo di quando ero donna!

I: Sai che i comunisti mangiano i bambini?
M: Sti copioni, v'hanno rubato pure l'idea della comunione...

I: Vai a messa la domenica?
M: No ci vado solo a Natale, però sono fortunato, padre! Quest'anno capita di domenica!

ps. Ringrazio tutti quelli da cui ho inconsapevolmente (per loro) rubato per scrivere questo manuale:-)... Ciao!!

08 dicembre 2005

Chris Martin ha detto:

"Non penso che saremmo potuti arrivare da nessuna parte se i Radiohead non fossero mai esistiti. Credo che i Coldplay siano un po' come la Diet Coke, mentre i Radiohead siano come la Coca Cola. La Diet Coke è famosa solo perchè alcune persone semplicemente non possono bere la Coca Cola. Questo è come io vedo i Coldplay."
Mumble mumble...
I believe in you and me
I'm coming to find you
If it takes me all night
Wrong until you make it right
And I won't forget you
At least I'll try
And run, and run tonight
Everything will be alright
Everything will be alright
Everything will be alright
Everything will be alright

I was out shopping for a doll
To say the least, I thought I've seen them all
But then you took me by surprise
I'm dreaming about those dreamy eyes
I never knew, I never knew
So take your suitcase, cause I don't mind
And baby doll, I meant it every time
You don't need to compromise
I'm dreaming bout those dreamy eyes
I never knew, I never knew
But it's alright...
Everything will be alright
Everything will be alright
Everything will be alright
Everything will be alright
Everything will be alright
Everything will be alright
Everything will be alright
Everything will be alright

Chicken Little

Ricordate Lilo & Stitch? Quando uscì, ormai più di tre anni fa, il mondo si divise in due. Chi urlava al tradimento, perchè la Disney non poteva permettersi cartoni così scorretti e distanti dal perbenismo che da sempre aveva portato avanti, e chi invece trovava in un film così diverso l'evoluzione vera e finita del cartone animato. Io appartenevo alla seconda categoria, Stitch mi aveva fatto impazzire, sia per le idee così politically scorrect, che per i disegni un po' alla vecchia maniera. Comunque, apparte i film con la Pixar, dopo quell'exploit di genialità la Disney era tornata ai film classici, che ai giorni nostri rischiano tropo di trasformarsi in mielosi papponi per famiglie. Delusione.
Bene: ricordate Lilo e Stitch? Scordatevelo: Chicken Little, lo supera alla grande, riprendendone i fasti e portandoli all'ennesima potenza. I personaggi del film sono scorrettissimi, cantano le Spice Girls, hanno problemi familiari, usano il cellulare e si picchiano in continuazione. Frase apice del film rimane quella del cronista che, davanti al pollo spaventato che tenta di spiegare le sue ragioni, dice "Ecco vedete? Balbetta, come un povero demente". Chicken Little è geniale, esilarante, patetico, prevedibile e azzeccatissimo tutto insieme. E' una parodia della vita di oggi in tutti i suoi aspetti, e dell'eterno contrasto tra "popolari" e "impopolari"; e poi Chicken Little è tenero, quando è triste fa impazzire e quando è allegro anche, per non parlare dell'alienino con tre occhi, tutti e tre enormi, delizioso anche lui. Impossibile non innamorarsi dei personaggi, stereotipatissimi, ma così tanto da risultare originali così come sono; il maiale, grasso e con evidenti tendenze omosessuali, la papera, sdentata (sì, qui i volatili hanno i denti) e brutta, il porcospino deejay che parla a monosillabi, il pesce muto che ride sempre dal suo scafandro pieno d'acqua, e poi tutti gli altri, animali da favola in un mondo da favola.
Chicken Little è una lezione per tutti, perchè la Disney vuole dirci che lei li sa ancora fare, i cartoni, e li sa fare meglio di chiunque altro. E poi è una lezione per noi, perchè la favola del pollo che non ha rapporti con il padre e che viene deriso da tutti, forse tanto favola non è.
Ma guardatelo...

Non lo amate anche voi?

07 dicembre 2005

SIGNORI E SIGNORE, EBBENE SI'!


Un momento prego: rullo di tamburi.
Ebbene sì, è successo. In questo post di totale AUTOCOMPIACIMENTO e di CELEBRAZIONE del proprio EGO, il qui presente autore del blog DICHIARA AL MONDO CHE...

...HO FINITO GLI ESAMIIIII!!!!!!!!!!!!!!

Cristodiddiocontuttiisantiellamadonna ancora non ci credo.

06 dicembre 2005

Una gravità sconcertante.

Nei giorni scorsi l'ANSA ha riportato una notizia secondo me di una gravità a dir poco sconcertante, e che invece tutti i quotidiani nazionali hanno "bypassato" come se nulla fosse. Riguarda Bush, proprio lui, Giorgione...
Vi rendete conto cazzo?


Presidente Usa ribadisce forte sostegno alla pena capitale


(ANSA)-WASHINGTON, 2 DIC- George W. Bush ha ribadito il proprio forte sostegno alla pena di morte nel giorno in cui negli Usa e' stata raggiunta quota 1.000. La pena di morte e' stata reintrodotta negli Stati Uniti nel 1976. Bush ritiene che la pena capitale serva "come deterrente" e "in ultima analisi aiuti a salvare vite innocenti".

05 dicembre 2005

Informazione Pubblicitaria:

Luttazzi è un genio, lo abbiamo detto tutti prima o poi guardandolo nelle sue prodezze televisive e non. Luttazzi è un mostro. Luttazzi fa morire dal ridere.
E' VERO, cazzo! Ma Luttazzi è anche e soprattutto un personaggio brillante, che ha tirato fuori dagli armadi scheletri che l'Italia HA BISOGNO di conoscere, perchè DEVE CAPIRE in che mani siamo.

Quindi questo post, è un post-propaganda.
Andate a vedere il blog di Luttazzi. Più Luttazzi per tutti. Viva Luttazzi. Luttazzi vi abbassa le pensioni, vi regala due cellulari per uno (come in classe con i Berluschini) e ha mantenuto tutti gli impegni.

Qualche estratto, perchè uno che è un genio, è un genio.


Berlusconi è sincero come Alena Seredova che fa:-Ahi!- la prima volta che ci fai sesso.

Ormai Silvio lo conosciamo: mentire è il suo sport estremo. C'è chi fa freeclimbing, lui mente. Dice: -Abbiamo aumentato le pensioni a tutti!- poi deve mangiare una barretta energetica.

Nella sua intervista a News, Pingitore afferma che mi presentai da lui per un provino. E' una calunnia che smentisco nel modo più schifato: non ho mai fatto provini per il signor Pingitore, di cui peraltro disprezzo l'opera omnia.
E adesso vado a riposare, ho il dito medio stanchissimo.

Il ministro degli Interni e delle Sopracciglia Pisanu ha lanciato nei giorni scorsi l'allarme terrorismo internazionale: le Olimpiadi invernali a Torino possono essere obiettivo di un attentato. -Giusto, non ci avevamo pensato, grazie mille,- hanno replicato i terroristi internazionali.

Pisanu, ministro dell'Interno. Quando parla ha la stessa concentrazione di uno che sta traducendo in linguaggio umano i latrati di Lassie.

Su la 7, una sera Gad Lerner cercò di spiegare a Giuliano Ferrara le ragioni della pace. Ferrara si alzò e se ne è andò. Perché Ferrara mangia troppo. E' così pieno che non riesce a sentire.


(Ferrara si è fatto installare in giardino una vasca finlandese, un grosso tino che Anselma usa per condire la pasta. Per salare la pasta, invece, usa un camion spargisale dell'Anas. )

Il cardinal Grocholewski, responsabile del documento, ha spiegato che può essere ordinato prete chi ha avuto esperienze gay solo transitorie, per curiosità, ubriachezza, carcere, vantaggi vari; e purchè tutto sia cessato tre anni prima dell'ordinazione.
-Chi è il nuovo parroco?-
-Non lo so, ma tre anni fa era un carcerato ubriacone che curiosava fra le chiappe del direttore del carcere per ottenere la libertà.-
-Non vedo l'ora che mio figlio ci vada a catechismo!-

Secondo Anatrella S.J., il sacerdote gay è narcisista, seduttivo e manipolatore di idee e di persone. ( Fonte: diocesi di Boston. ) Peccato vogliano escluderlo: sarebbe perfetto per le ospitate a Domenica In.

Un tempo capitale morale, Milano ha prodotto in una sequenza degna di Mario Bava prima Craxi, poi Bossi, poi Berlusconi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. ( Il sorriso di Berlusconi ha il potere di deprimerti per tutto il pomeriggio. Una volta che ti ci abitui, smetti di urlare.)

Craxi, Bossi, Berlusconi: dev'esserci qualcosa nei pavesini.


Per caso vi ho già ricordato di andare a vedere il blog di Luttazzi?

04 dicembre 2005

Tempi oscuri in arrivo

Harry Potter e il calice di fuoco.
Madonna.

Ebbene sì, sono uno di loro. Sono uno di quelli che non vede l'ora di avere tra le mani Il Principe Mezzosangue, il 6 gennaio, sono uno di quelli che ha fatto la fila per comprarsi Il Calice di Fuoco, insomma chiamatemi sfigato, fan, triste, pazzo, adolescente, lettore o come vi pare.
Harry Potter mi fa impazzire.
Ieri sera così è con non poche aspettative che sono andato al cinema a vedere il quarto film della serie. Bisogna dire che i precedenti erano stati abbastanza deludenti, niente a che vedere con il libro, storia impappinata e compressa per rientrare nei tempi da cinema, insomma il risultato dei capitoli precedenti era stato quasi sempre un pasticcio confuso di avvenimenti, la cui unica salvezza era di basarsi su una trama dalla creatività singolare. Considerando la mole del quarto volume perciò, pensavo che la riuscita sarebbe stata ancora peggiore.
Mi sbagliavo: HP e il calice di fuoco, è stupendo.
Finalmente il regista (Mike newell, quello di 4 matrimoni e un funerale) ha capito che per trasporre un'opera complessa e visionaria come un libro della Rowling, l'unico modo possibile è discostarsi da essa il più possibile, e soprattutto: tagliare. Il film è fluido, scorre piacevolmente, si sofferma sugli avvenimenti senza sconvolgere tutto ogni secondo (come succedeva invece nel terzo episodio). Gli effetti visivi sono splendidi, il vascello che entra nell'acqua, il carro volante trainato dai cavalli, le sirene, il combattimento con il drago... Unica nota dolente, in un film comunque godibilissimo, è forse l'interpretazione degli attori, poco credibili nelle vesti di quattordicenni sfigati. Hermione Granger scende dalla scalinata come una valletta di Sanremo, e piange con davvero poca naturalezza scenica. Del resto ormai quelli sono e non si possono cambiare: ma ricordano davvero poco il male-assortito trio dei romanzi originali.
Incomprensibile la presenza di un irriconoscibile Ralph Fiennes nella parte del cattivissimo e sfigurato Lord Voldemort; ci fossi stato io sarebbe stato lo stesso, sommerso di trucco ed effetti com'era. Ma comunque.
Insomma aspettiamo ora il quinto episodio, il libro è stupendo, vedremo cosa saranno capaci di fare nel film: ricordatevi però che i libri sono meglio, e se il 6 gennaio la befana non sapesse proprio cosa portarvi...

03 dicembre 2005

b






Nel cuore di ogni grande rivolgimento,

vivono legioni di uomini miti.
E per essi è imperscrutabile la via della salvezza.





02 dicembre 2005

Io non c'ero, ma...

C'era il satellite, ora non c'è neanche il digitale terrestre.

C'era il concorde, ora cadono anche gli aerei normali.

C'erano i viaggi sulla luna, ora esplodono pure i normalissimi shuttle.

C'era la democrazia, ora abbiamo di nuovo la dittatura.

C'era la procreazione assistita, ora si discute perfino l'aborto.

C'era l'evoluzione, ora abbiamo il "disegno intelligente".

C'era l'energia nucleare, ora ci sono i black-out.

C'era la libera informazione, ora abbiamo la censura.

C'era la libertà sessuale, ora abbiamo Ruini e gli anti-pacs.

C'era chi credeva nel comunismo, ora abbiamo Bertinotti.

C'era un'Italia piena di emigranti, ora c'è Borghezio che brucia gli immigrati.

C'era Batman, quello vero di Tim Burton, ora c'è Batman Begins.

C'era la speranza di mangiare meglio, oggi ci sono i cortei anti-OGM.

C'era Fleming e la Penicillina, ora c'è ancora l'AIDS.

C'era Hiroshima, ora ci sono ancora le bombe nucleari.

C'era Raffaella Carrà, ora c'è Pupo.

C'era Saramago, c'era anche Borges, ora c'è Melissa P.

C'era il fumo, ora c'è ancora insieme al cancro.

C'era negli USA la moratoria del '76, ora la pena di morte ne ha uccisi mille.

C'era Gandhi e la sua non-violenza, ora c'è Bush e la sua non-intelligenza.

C'era il calciomercato, ora c'è il mercato del calcio.

C'era il cammello nella cruna dell'ago, ora c'è il papa col Mercedes e le Prada.

C'era Marylin Monroe, ora c'è Marylin Manson.

Certo, non c'era neanche Britney, ma ho l'impressione che nessuno sentisse la sua mancanza.

01 dicembre 2005

Mi spettava...

Dopo il post precedente, che ammetto non brillava per allegria, dovevo in qualche modo screditarmi. Va detto che di certe cose bisogna parlare, sempre, a costo di rattristare o deprimere, perchè c'è chi è più triste o depresso di noi. Ma comunque, oggi è un altro post.
Cosa c'è di meglio per screditarmi con voi di una grandiosissima immagine da bastardidentro?
Godetevela...
Cheers!

30 novembre 2005

Scusate la crudezza.


Vorrei ricordare a tutti, che la PRIMA causa di morte nel mondo, nonostante le evidenze, NON è l'aborto. Ebbene sì, sembra incredibile, vero Ruini?, ma c'è di peggio.
Vorrei inoltre ricordare che la Chiesa sta portando avanti da anni una campagna contro l'invio di preservativi nelle regioni più povere dell'Africa, proprio dove il virus miete più vittime.
Mi chiedo come riesca la loro mente perversa a conciliare QUESTO con il loro presunto "rispetto totale della vita in ogni loro aspetto".
In Africa, purtroppo, nessuno abortisce. Non ne hanno bisogno.

Tutto questo per ricordarvi, in caso lo aveste dimenticato, che domani è la giornata mondiale della lotta all'AIDS. Vi invito a leggere qualche reportage sull'attuale situazione mondiale a riguardo. I numeri sono spaventosi, il tasso di crescita lo è ancor di più, soprattutto qui in occidente.

Nessuno è immune. Il test è gratuito, facile, sicuro.
Il preservativo, invece, non è gratuito: ma è ancora più facile e sicuro.

29 novembre 2005

Montreal

Finalmente oggi Thom Yorke si è deciso ad aggiornare il blog dei radiohead, postando questa delirante invettiva contro i potenti del mondo.
E' bello vedere che c'è un uomo, dietro al leader di una delle rock band più famose del mondo.
Per una volta, un uomo: ne esistono pochi, tra i famosi, al giorno d'oggi.
Aperte virgolette:


so the UN are meeting in Montreal to decide what to do after the Kyoto protocol.

and already the US administration has buried its witless head in the fucking sand.

refusing to take part.

you can even see the strings being pulled.

this is a true evil.

and on tv they are talking about the sahara and how global warming will destroy the lives of the millions who live there soon.

oh and the weather man says how weve got caught out by the extreme snowfall. highly unusual.
cue footage of stranded motorists.
but hey itll be nice for kids.
cue taboganning footage.

and business leaders are meeting tony blair tommorrow to express their concern about gas supplies.
fuck business leaders what about the rest of us?

if ever property in the country had solar panels or mini wind turbines, just like it has water supply and a satelltie dish perhaps we wouldnt need new nuclear power stations that we cant afford to please these fucking business leaders.

thm

p.s. please excuse the swearing. im mad.

Seventyfive

Se clickate sull'immagine qui sotto, vi apparirà in dimensioni più accettabili e potrete cominciare il gioco. Gioco?
Ebbene sì, gioco: qui dentro sono spappolati e stipati, infatti, ben SETTANTACINQUE riferimenti ad altrettante band di oggi e del passato (a detta di altri, non di certo mia che ne avrò trovati a malapena una decina...). Il nome del gruppo insomma è nascosto o mimato da qualcosa nella scenetta.
Che dire: che l'uomo sfocato a destra (i Blur), è semplicemente geniale... Buon divertimento!

«Firmerò un nuovo contratto con gli italiani»

«Io non temo nulla. Ora andiamo avanti con l'operazione verità per spiegare agli italiani, con orgoglio, cosa abbiamo fatto e cosa potrebbero fare gli altri. Proporrò - promette Berlusconi - un nuovo contratto con gli italiani più ampio dei 5 punti contenuti dal contratto precedente».

Sono un po' spaventato.
Meno male che la nuova di James Blunt è così struggente che mi ottenebra un po'.
Musica.

Did I disappoint you or let you down?
Should I be feeling guilty or let the judges frown?
'Cause I saw the end before we'd begun,
Yes I saw you were blinded and I knew I had won.
So I took what's mine by eternal right.
Took your soul out into the night.
It may be over but it won't stop there,
I am here for you if you'd only care.
You touched my heart you touched my soul.
You changed my life and all my goals.
And love is blind and that I knew when,
My heart was blinded by you.
I've kissed your lips and held your head.
Shared your dreams and shared your bed.
I know you well, I know your smell.
I've been addicted to you.

Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.

I am a dreamer but when I wake,
You can't break my spirit - it's my dreams you take.
And as you move on, remember me,
Remember us and all we used to be
I've seen you cry, I've seen you smile.
I've watched you sleeping for a while.
I'd be the father of your child.
I'd spend a lifetime with you.
I know your fears and you know mine.
We've had our doubts but now we're fine,
And I love you, I swear that's true.
I cannot live without you.

Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.

And I still hold your hand in mine.
In mine when I'm asleep.
And I will bear my soul in time,
When I'm kneeling at your feet.
Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.
I'm so hollow, baby, I'm so hollow.
I'm so, I'm so, I'm so hollow.

26 novembre 2005

Io non ne posso più

Possibile che ormai tutti si siano accorti
che in Italia
di RICERCA se ne fa poca, anzi
TROPPO POCA
mentre c'è qualcuno, che continua ad andare
in prima pagina sui giornali,
che insiste perchè secondo lui
se ne fa TROPPA?

Invece si spingere verso la cultura,
in questo paese, dove il 12% DELLA POPOLAZIONE è
ANALFABETA,
questi bastardi ci spingono verso il MEDIOEVO.
Se continuiamo a dare voce a queste persone
l'Italia sarà un paese sempre PEGGIORE, ma soprattutto
saremo peggiori NOI.

25 novembre 2005

La mia nuova fissazione musicale si chiama così.

Jason Mraz. Un nome assurdo per un tipo altrettanto assurdo. E' un tizio semisconosciuto qui in Europa, ma che in America pare sia modestamente famoso e che in Giappone venda come pochi. A prescindere da considerazioni sulla sua notorietà, è un mostro. Lo stile è pop pop pop, però di quello d'autore, suonato e cantato dal vivo. E come suona e come canta, cazzo! Con in attivo quattro dischi, di cui due sono live, è evidente che la sua carriera è tutta incentrata sulle esibizioni dal vivo, e basta sentirlo un momeno per capire subito perchè. 'Sto tipo è in grado di accompagnarsi alla chitarra (senza passaggi troppo arditi ma con classe, comunque), mentre con la voce fa di tutto, gorgheggia, canta a 2000 e ritma col fiato. Insomma da sentire, almeno per capire il genere. Le canzoni sono carine, sarebbero forse banali senza il validissimo supporto del protagonista che le mette in scena. Mi piace, lo ascolto tantissimo e già so che mi passrà presto.
Ma finchè dura, non c'è rimedio. Musica.
I saw fireworks from the freeway
And behind closed eyes I cannot make them go away
'Cause you were born on the fourth of july, freedom ring
Now something on the surface it stings
I said something on the surface
Well it kind of makes me nervous
Who says that you deserve this
And what kind of god would serve this?
We will cure this dirty old disease
If you've got the poison I've got the remedy


The remedy is the experience.
This is a dangerous liaison
I say the comedy is that it's serious.
This is a strange enough new play on words
I say the tragedy is how you're gonna spend
The rest of your nights with the light on
So shine the light on all of your friends
When it all amounts to nothing in the end.


I won't worry my life away.

I won't worry my life away.


I heard two men talking on the radio
In a cross fire kind of reality show
Uncovering the ways to plan the next big attack
They were counting down the ways to stab
The brother in the be right back after this
The unavoidable kiss, where the minty fresh
Death breath is sure to outlast this catastrophy
Dance with me, because if you've got the poison,
I've got the remedy

22 novembre 2005

Recensione recintata: "Questa Storia", di AB

Prima di scrivere una recensione degna di questo nome ho aspettato un po'. L'entusiasmo iniziale è causato come sempre dalla novità, e bisognava che svanisse un pochino per avere le idee veramente chiare, credo. Ho deciso di scrivere la cosa sotto forma di una serie di confutazioni, più o meno condivisibili e del tutto personali, riguardo i soliti attacchi che vengono fatti a Baricco. Poi, ultima cosa prima di iniziare, una precisazione. L'autore di quanto state leggendo, precisando di non essere sotto effetto di sostanze stupefacenti, e giurando sulla Bibbia, sul Corano e sulla biografia di Britney Spears, dichiara di NON essere affatto oggettivo. Chi scrive è un fan accanito di Baricco, ha letto tutto ciò che ha scritto, ha il suo autografo orgogliosamente conservato da anni, ha seguito lo scrittore in quasi tutti i suoi spettacoli e pensa che Baricco sia più intelligente di Newton e più bello di Monica Bellucci. Oh.
Ho esagerato? Iniziamo.
CONFUTAZIONE 1: "Questa Storia" è soltanto un'operazione commerciale.
Che dire? Niente di più falso, ovviamente. Prima di tutto la frase viene per il 95% delle volte da persone che di Baricco non hanno letto neanche una virgola: basare il giudizio su un'autore soltanto sul fatto che questi sia famoso o meno mi sembra ridicolo, in tutti i casi. Inoltre AB naviga nell'oro, e i più credevano non avrebbe più scritto ma si sarebbe dedicato ad altro. Il fatto che invece abbia scritto ancora, nonostante non abbia di certo bisogno di soldi, significa che aveva invece qualcos'altro da dire.
CONFUTAZIONE 2: "Questa Storia" è un libro fine a sè stesso.
Se bisogna trovare un difetto a "QS" (e ne ha, senza dubbio per carità), il più evidente è secondo me la vastità dei temi trattati. Il libro vuole dire, e vuole dire tanto: ed è questo il suo fine ultimo; dire che un romanzo è fine a sè stesso è come dire che ascoltare musica è inutile. L'arte è bella anche per questo.
CONFUTAZIONE 3: "Questa Storia" inneggia alla guerra.
Già vedo gli occhi famelici dei critici utilizzare spudoratamente le citazioni sulla "fratellanza bellica" per stroncare il romanzo. Ma se così fanno, non hanno capito nulla; la ferocia e la brutalità con cui sono descritte certe azioni di guerra nel libro basta a confutare qualsiasi idea del genere, per non parlare del senso di dolore e estraneità che permea quelle pagine. Direi anzi che Baricco è impietoso anche quando invece potrebbe esserlo. Poi.
CONFUTAZIONE 4: "Questa Storia" parla troppo di automobili.
Se si legge questo libro come un manuale di aromaterapia allora sì, il romanzo parla troppo di automobili. Ma basta scendere appena un po' più in basso per vedere che di automobili nel testo non ce n'è neanche l'ombra: i motori sono solo un pretesto per parlare di qualcosa di più, e le ultime pagine (fate almeno lo sforzo di arrivarci, cazzo) condensano la parabola di una vita in un'immagine di una poesia unica, quasi perfetta.
CONFUTAZIONE 5: "Questa Storia" è troppo retorico.
Mi sono stufato di fare il difensore dello stile di Baricco, mi capita troppo spesso ultimamente. Questa confutatevela da soli, come compito a casa. Poi vi interrogo, sa?
CONFUTAZIONE 6: "Questa Storia" è assolutamente inverosimile.
Anche la Bibbia lo è, per quel che mi riguarda.
CONFUTAZIONE 7: "Questa Storia" è troppo frammentario.
Forse, e questo punto è un po' difficile da confutare. Del resto niente è perfetto, no? Va detto però che è proprio nello spezzettare le vicende e mescolare tutto come un puzzle che si ritrova lo stile del miglior Baricco. "QS" non sarebbe lo stesso raccontato cronologicamente. La prima lettura risulta stregata dai tantissimi "non so cosa è successo prima", i tasselli poi combaciano così perfettamente l'uno con l'altro da lasciare ammaliati. Del resto ho sentito AB parlare di questo libro per la prima volta parecchio di più di due anni fa. E si vede: il romanzo è un bellissimo lavoro sulle parole, sulle frasi, sulle attese, sui gesti perfino. Stupendo.
CONFUTAZIONE 8: Baricco mi fa schifo.
Chi può giudicarvi... Un consiglio?Leggetevi la Bibbia.

Un piccolo gesto perchè il mondo possa sapere.

Vi invito a leggere il testo dell'inserto qui sopra, e ad andare comunque sul blog di BG per informarvi meglio.. La pagina è stata pubblicata come pubblicità sull'International Herald Tribune di oggi grazie a Beppe Grillo stesso e ai numerosissimi firmatari dell'operazione. Nessun giornale italiano o estero ha voluto pubblicare la cosa come una normale informazione giornalistica, e si è perciò dovuti ricorrere al mezzo pubblicitario. La notizia è uno scandalo di portata immensa a mio parere, ed è triste che nessun giornale, di destra o di sinistra, parli più a fondo della questione.
Grazie, BG.

21 novembre 2005

Remember, remember


Sono tornati. I fratelli Wachowski, artefici della trilogia di Matrix, successo planetario con pochi precedenti, ci provano di nuovo. E ci provano con qualcosa di completamente diverso.
Firmando solamente produzione e sceneggiatura, affidando quindi a un terzo uomo la regia, e riprendendo la trama di un fumetto futuristico, portano sui nostri schermi questo interessantissimo "V for Vendetta", in uscita in un imprecisato 2006.
Il trailer promette bene, per gli appassionati del genere ovviamente.
Staremo a vedere, in attesa comunque che i brothers tornino alla regia, possibilmente con qualcosa di completamente nuovo, come ai tempi del bel Matrix numerouno...

Rassegna(zione) stampa

La folla fuori del tribunale in attesa di assistere al processo (Olympia)
Dal sito del "Corriere della Sera":

TORINO
- C'è un accenno di organizzazione spontanea nella piccola folla che si sta accalcando all' ingresso del palazzo di giustizia di Torino per la seconda udienza del processo per il delitto Cogne: un paio di persone hanno cominciato a distribuire bigliettini con il numero. «Speriamo - dice una donna - che almeno questo serva. L' altra volta sono stata in coda quattro ore e mezzo e non sono riuscita ad entrare». Si va ad assistere al processo, dunque, come se si andasse dal panettiere o dal medico di famiglia: ticket numerati per rispettare la precedenza. I primi sono arrivati alle 6 del mattino (il recordman è un giovane di Milano) sfidando una temperatura che a Torino, questa notte, è scesa sotto lo zero.



Da "Che Tempo Che Fa" di ieri sera:

Luciana Littizzetto: "Ma vi sembra normale che nei telegiornali e giornali di questi giorni si parli più spesso della nebbia a Milano che delle bombe di Fallujah?




Dal sito de "Il Giornale":



Il segretario dell’Udc: «La legge 194 viene applicata male». Storace: «Una buona idea»

Il segretario dell'Udc Cesa propone l'istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta «per fare luce sull'attuazione della legge sull'aborto». Obiettivo di questa commissione è quello di creare le condizioni «sin dall'inizio della prossima legislatura,
per una sua integrale

applicazione». «La 194 è una
legge dello Stato - prosegue - e come tale va rispettata. Non è
all'ordine del giorno l'ipotesi di un suo cambiamento. Ciò che è indispensabile è però la verifica del suo funzionamento poiché vi sono molte parti non applicate o disattese».
Il ministro Storace: «Una buona idea».




Dal sito de "La Repubblica", prima pagina, in grande rilievo:

Ritiro della patente per Fisichella
ROMA - Potrà pure guidare sui circuiti di Formula 1, ma per un po' si deve dimenticare di stare al volante sulle strade normali. Il pilota romano Giancarlo Fisichella è stato sorpreso questa mattina alle 6 mentre guidava a 148 chilometri all'ora su un tratto dove il limite è di 60 all'ora. Immediato il ritiro della patente.



Con quello che succede nel mondo, questa è la situazione della nostra stampa.

20 novembre 2005

19 novembre 2005

Potessero le mie mani sfogliare

Non pubblico volentieri poesie, nè lo faccio spesso. Non sono un esperto di quest'arte, che mi appassiona poco e mi risulta di difficile comprensione. Per caso però mi sono imbattuto in queste due: che hanno, insieme, il piacere della semplicità e la bellezza della complessità.

Sono di Garcia Lorca, e volevo farvele leggere.





Bordone

Ti vedrò?
Non ti vedrò?

A me importa
soltanto il tuo amore.

Hai sempre il riso di allora,
e quel cuore?




Potessero le mie mani sfogliare

Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
t'amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!

18 novembre 2005

L'evoluzione del crocifisso.

Arredamento. Sostantivo maschile, no? L'arredamento è tra le manifestazioni più evidenti dell'insoddisfazione personale, quella che si mostra con più veemenza. Credo che in questo i cataloghi facciano la parte più grande: come si fa a riporre fiducia in qualcosa di tanto piccolo e meraviglioso allo stesso tempo? Tutto nasce dall'amore, secondo me. Siamo in un tempo in cui l'amore divide, invece di unire. Divide il mondo tra chi lo considera un demonio, e lo scaccia via con esorcismi, e chi invece lo considera un dio da adorare. Purtroppo non è così: non siamo in un videogame, dove ci sono soltanto buoni e cattivi. Siamo qui, nella vita vera, circondati da persone che magari sono convinte di essere buone, ma ci fanno soltanto del male. Possibile che l'unico rimedio sia l'insoddisfazione? "Comprami", dicono tutte le pubblicità e tutti i cataloghi. Perchè? Per quale motivo devo comprare, se anche chi mi vende è insoddisfatto? Oggi vendono anche la vita, in chiesa. Invece di seguire chi ha detto "Conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi", coloro che si propongono di insegnarci le Sue parole non fanno altro che vendere false realtà, sono commercianti, anche loro. I negozi sono le prigioni dei nostri tempi: quelle da cui è più difficile evadere. E del resto è impossibile fuggire da un luogo che ti incatena il cervello, prima del corpo. Bisognerebbe non entrarci, ma una volta che ci sei dentro, come ne esci? E così, invece di scappare da lì dentro, scappiamo dall'esistenza. Fuggiamo dall'infanzia rincorrendo l'adolescenza, odiamo l'adolescenza sognando l'età adulta, sprechiamo l'età adulta col timore della vecchiaia, moriamo in vecchiaia perchè non abbiamo mai vissuto. Tutto per colpa dell'arredamento: l'evoluzione, più subdola, del crocifisso. Sostantivo maschile, no?

17 novembre 2005

Io c'ero









"And I'm in fire, for you... Clearly..."

15-16 Novembre 2005: Cronache Marziane.
Sveglia alle 5 di mattina, per un totale di 4 ore scarse di sonno. La stanchezza rischia di rovinare tutta la giornata, speriamo non sia così. Ci troviamo in una desolante stazione Tiburtina verso le sei, convinti che per 9 euro il nostro treno sarà un carro merci, o al meglio una tradotta militare. Shock: i trenOK sono in realtà EuroStar convertiti, comodissimi, e soprattutto puntualissimi come mai mi sarei aspettato. Il viaggio di andata è passato così, tra qualche tentativo (vano) di prendere sonno, qualche canzone, qualche ripasso dei testi e qualche chiacchierata. All'arrivo a Bologna ci aspetta un freddo artico, che mi sveglia quel tanto che basta a realizzare che ci siamo, sta per arrivare un momento che ho aspettato per così tanto. Il primo impatto coi bolognesi ci fa capire quanto sono educati, deliziosi, carinissimi. La città è giovanissima e piena di ragazzi ovunque. Cominciamo un giro in centro, andiamo ovviamente in cima alla torre e guardiamo la nebbiosa città tutta intorno, molto bella davvero. Dopo un pranzo in una specie di orribile mensa universitaria andiamo in albergo, dove tentiamo di riposarci un'oretta prima dell'ammazzata. Niente da fare, almeno per me. Ho in testa troppe cose e troppe aspettative, non chiudo occhio e ascolto ancora qualche canzone. Ci siamo, sono le 3 e mezza e comincia il servizio di navette verso Casalecchio, dove si trova il palazzetto. Lascio tutto in albergo, tengo solo cellulare, portafogli, qualche panino e i tanto sudati biglietti. In un momento siamo alla stazione, poi dentro l'autobus, poi nella nebbia della periferia bolognese, e infine davanti al Palamalaguti. Panico: sono neanche le 4 e mezza, e la fila è già enorme. Comincia il momento più brutto: l'attesa snervante in fila, in piedi, con la gente cogliona che spinge e spinge e spinge. Comincia anche a piovere, e lo sconforto sta per vincere quando finalmente aprono i cancelli, sono le 7, e comincia la corsa. Arriviamo dentro e siamo incredibilmente vicini, ci sediamo ma la comodità dure pochissimo, perchè altri idioti (non mancano mai, è vero) si alzano di scatto e tutti li seguono, come pecore: manca ancora chissà quanto e siamo già in piedi. Passa poco tempo quando succede lo schifo: vicinissimo a noi, uno stronzo ubriaco fino all'anima prende e sbratta in mezzo alla folla, e ancora e ancora, finchè si riesce a mandarlo via: per noi è una fortuna perchè nell'allontanarci dalla schifezza ci accorgiamo che siamo arrivati ancora più vicini, e centralissimi. E ci mettiamo ad aspettare. Incredibile, davvero, incredibile e mai successo. Sono neanche le 8, ed esce Chris Martin sul palco. Ringrazia e chiede di essere gentili con i Goldfrapp, perchè secondo lui sono davvero un bel gruppo. Ringrazia ancora, sorride e se ne va. Delirio e cuore che batte: non mi era mai successa una cosa del genere. Entrano i Goldfrapp e comincia un'ora davvero patetica. Il gruppo mi fa schifo, anni '80 fino all'anima con una cantante brava per carità ma che non riesco proprio a immaginare nel contesto. Ridicoli poi nell'abbigliamento e nella presenza scenica, con lei colpita da un terribile vento tra i capelli, grottesco davvero, e il bassista che era quasi un insulto al genere umano. Finalmente finisce lo schifo, il palco muta forma, tutto è pronto, sono le 9 in punto, si rispengono le luci, comincia il delirio, si sente l'inizio di qualcosa, è riconoscibile, è Square One, eccoli, entrano, salutano, prendono posto, il boato è incredibile e disumano, mani protese ovunque, per una sera sono loro i padroni dei cuori di tutti, Chris prende il microfono in mano e mentre tutto intorno c'è rumore assordante, per me c'è solo la sua voce e il tempo si ferma. Un inizio concerto folgorante, lui è perfetto, semplicemente, una voce vera, a volte incrinata dalle stonature a volte sforzata ma vera, limpida, pulitissima. Finisce Square One e già tutti saltano perchè hanno attaccato Politik, tra le mie canzoni preferite, ecco che è già il finale, Chris è al pianoforte e tutti urlano, "So give me love over, love over, love over this...", incredibile. Ora ha una chitarra in mano, recita qualche frase in italiano, le ha imparate a memoria ma sono tantissime e noi ci crediamo tutti, però è partita Yellow adesso, ascoltate. Mentre canta Chris si impappina, sbaglia qualche strofa e ride, ride in continuazione, si diverte, e fa divertire anche noi che lo ascoltiamo. Finisce una delle più belle canzoni d'amore di sempre ed ecco che iniziano le sorprese, con una Parachutes che nessuno avrebbe previsto, bellissima, dal sapore dei vecchi Coldplay. Chris è di nuovo al piano, parte il reef di Speed of Sound, è il momento giusto per fare qualche foto e cantare a squarciagola anche io, la serata è ancora lunga e qualche momento commerciale è previsto in ogni concerto, per carità. E infatti ci sorprendono di nuovo con uan tripletta stupefacente, stupenda God Put A Smile Upon Your Face, quasi acustica in questa versione, poi la nuovissima X&Y che dal vivo rende molto di più che in studio, e infine un momento magico con Everything's Not Lost, con i falsetti a fine canzone davvero emozionanti, il pubblico è in delirio. Chris non smette mai di ringraziarci, abbraccia il bassista Guy Barryman ed esclama in italiano "Questo è l'uomo più bello del mondo", e quando dice le cose sono tutti d'accordo con lui. Momento bellissimo, parte White Shadows, tutta da ballare, e noi balliamo e la canzone scorre in un attimo, ne inizia un'altra, poco conosciuta, è How You See The World, l'inedito contenuto nel disco di beneficenza ("Help") che è uscito da qualche tempo, un lento conosciuto da pochi e cantato da pochissimi che ci permette quindi di ascoltarlo con un po' di silenzio. Comincia The Scientist e tutti in coro cantano con lui, il concerto non scade mai, prosegue sempre al massimo, senza calare mai, anzi arriva il momento forse più bello, i quattro sono davanti per un momento acustico del concerto, splendido. Parte Till Kingdom Come e loro sono vicinissimi, tutti, la canzone è deliziosa, semplice, perfetta. Finisce e non ci posso credere più perchè inizia Green Eyes, una delle mie canzoni preferite di sempre, in assoluto. Chris sbaglia di nuovo ma è bellissima lo stesso, diversa dall'originale, ancora più intimista. La parentesi acustica è già finita e si torna a ballare con una versione di Clocks quasi remixata, potente, veloce e carica, i quattro saltano corrono e non si fermano mai; parte Talk, il nuovo singolo, canzone difficile ma cantata benissimo, è passato già tanto tempo ma sembra un attimo, salutano ed escono, tra il boato della folla. Passa un momento ed eccoli di nuovo, lui si è cambiato la maglietta sudatissima, ne ha un'altra identica, rigorosamente nera come sempre, e non ci credo perchè loro non la fanno mai, ero triste proprio perchè non l'avrebbero fatta e invece l'hanno appena attaccata, parte Swallowed in the Sea, un capolavoro, incredibile. L'inizio di batteria inconfondibile segna la fine del concerto, inizia In My Place e Chris impazzisce, corre cantando col microfono in mano, sale sugli spalti e arriva fino in fondo dall'altra parte del palazzetto e canta affacciato da lì in fondo, un puntino per noi, ma bellissimo lo stesso. Corre verso il palco, si siede, e attacca l'inizio di organo di Fix You. Sbaglia, ride, si rialza e riprova l'ingresso ricominciando la canzone. Cantano tutti insieme ora, è davvero commovente vedere i quattro seguiti da una folla oceanica, Chris ci dice in italiano di cantare con loro e noi cantiamo, "Light Will Guide You Home...", magico, davvero, ecco che salutano, escono, ed è tutto finito. Così. Tutto finito.
Siamo già in albergo e la mente non pensa ad altro, ripercorro tutti i momenti più belli e sono davvero tantissimi, mi addormento. Sveglia presto, alle otto e mezza, per fare colazione e lasciare l'albergo entro le 10, la giornata procede un po' a rilento, mangiatona in trattoria, shopping in giro, niente di che. Siamo stanchissimi, abbiamo dormito niente le ultime due notti e siamo stati sempre in giro, ma non mi dispiace, i due giorni sono andati benissimo, al di sopra di qualsiasi aspettativa, e poi ieri sera è stato incredibile. Il treno riparte quasi in perfetto orario, il viaggio passa ridendo e chiacchierando, è mezzanotte e un quarto e siamo a Roma.
Arrivo a casa e sto già dormendo, ripensando a cosa ho vissuto.

ps. A breve posterò le foto più belle.

14 novembre 2005

***Lights Will Guide You Home***


When you try your best but you don't succeed
When you get what you want but not what you need
When you feel so tired but you can't sleep
Stuck in reverse

And the tears come streaming down your face
When you lose something you can't replace
When you love someone but it goes to waste
Could it be worse?

Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you

And high up above or down below
When you're too in love to let it go
But if you never try you'll never know
Just what you're worth

Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you

Tears stream down your face
when you lose something you cannot replace
Tears stream down your face
And I

Tears stream down your face
I promise you I will learn from my mistakes
Tears stream down your face
And I

Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you

Il Dubbio

Credo sia qualcosa di tacitamente insito nel concetto di Nazione: ormai si è capito che ogni Paese, in quanto tale, ha il suo Bruno Vespa. Possiamo smetterla dunque di fare le vittime sacrificali. Per quanto sia incredibile, in ogni stato di questo pianeta c'è un uomo ricoperto di nei che striscia e lecca ovunque. Meraviglioso, il mondo, viene da dire.
La prova ci viene direttamente dalla Giordania, paese recentemente colpito da un altro straziante attentato terroristico, sul quale ovviamente non mi piace scherzare. La cosa assurda però è l'agghiacciante normalità con la quale si è mostrata nelle televisioni di mezzo mondo la donna-kamikaze che non è riuscita a farsi saltare in aria. Ora: sono da sempre contrario all'utilizzo esagerato dei mezzi televisivi, che prima di tutto ledono la mia libertà di non vedere, e non meno ledono quella degli altri di non dire. Mi sembra esagerato mostrare al mondo le dichiarazioni di una donna che, purtroppo, non pensa con la sua testa ma con quella dei veri assassini che lì l'hanno mandata: sono immagini che non fanno altro che rendere "giustificabili" le guerre (da un'ottica vendicativa che non mi appartiene, comunque), e che servono soltanto a Bush, per alimentare l'odio, che è da sempre la calamita che il suo governo utilizza per attirare consensi.
In ogni caso un dubbio mi è venuto. A quanto ne so, sono rare le donne kamikaze, e un motivo ci dev'essere. Del resto mi viene in mente una cosa. Mi pare che dopo la morte tutti loro vadano in un fantastico paradiso, pieno di frutti deliziosi e di vergini disponibili per l'eternità.
Ora: cosa ci va a fare una donna, anche abbastanza grassa, in un posto del genere?
La dieta della frutta??

13 novembre 2005

Non corre diritto, il cuore degli uomini.

(immagine by fotogramma, http://fotogramma.ilcannocchiale.it/)

Io costruirò una strada, disse. Da qualche parte, non so, ma la costruirò. Una strada come mai nessuno l'ha immaginata. Una strada che finisce dove inizia. La costruirò in mezzo al niente, neanche una baracca, o uno steccato, niente. Non sarà una strada fatta per la gente, sarà una pista, fatta per correre. Non porterà da nessuna parte, perchè porterà a se stessa, e sarà fuori dal mondo, e lontano da qualsiasi imperfezione. Sarà tutte le strade della terra strette in una, e sarà dove sognava di arrivare chiunque sia partito. La disegnerò io e, sa una cosa?, la farò lunga abbastanza da mettere in fila tutta la mia vita, curva dopo curva, tutto ciò che i miei occhi hanno visto e non hanno dimenticato. Nulla andrà perduto, nè la curva di un tramonto, nè la piega di un sorriso. Ogni cosa non l'avrò vissuta invano, perchè diventerà terra speciale, e disegno per sempre, e pista perfetta. Vogliodire questo: quando avrò finito di costruirla, salirò su un'automobile, metterò in moto, e da solo inizierò a girare, sempre più veloce. Continuerò senza fermarmi fino a quando non sentirò più le braccia ed avrò la certezza di percorrere un anello perfetto. Allora mi fermerò nel punto esatto da cui eropartito. Scenderò dall'automobile e, senza voltarmi, me ne andrò.
Sorrideva. Orgoglioso.
Dici sul serio?, chisi.
Sì.
Davvero?
E' la cosa per cui vivo.
Scossi la testa, ridendo.
Ti ci vorranno un bel po' di soldi.
Li troverò.
Lo disse con l'aria di uno che li avrebbe trovati. Me lo immaginai al volante, fermo sul rettilineo della sua pista, un attimo prima di accendere il motore, e riprendersi la sua vita.
Mi spiacerà non esser lì, quel giorno, dissi.
Lui si sporse verso di me, e con la punta di un dito sfiorò la curva della mia fronte, come per impararla.
Ci sarà, disse.

***Meno Due***


Look at the stars,
Look how they shine for you,
And everything you do,
Yeah they were all yellow,

I came along
I wrote a song for you
And all the things you do
And it was called yellow

So then I took my turn
Oh all the things I've done
And it was all yellow

Your skin
Oh yeah your skin and bones
Turn into something beautiful
D'you know you know I love you so
You know I love you so

I swam across
I jumped across for you
Oh all the things you do
Cause you were all yellow

I drew a line
I drew a line for you
Oh what a thing to do
And it was all yellow

Your skin
Oh yeah your skin and bones
Turn into something beautiful
D'you know for you i bleed myself dry
For you i bleed myself dry

Its true look how they shine for you
look how they shine for you
look how they shine for you
look how they shine for you
look how they shine for you
look how they shine
look at the stars look how they shine for you

12 novembre 2005

***Meno Tre***


one.. two.
still my heart, and hold my tongue
i feel my time, my time has come
let me in, unlock the door
i never felt this way before

and the wheels just keep on turning
the drummer begins to drum
i don't know which way i'm going
i don't know which way i've come.

hold my head, inside your hands
i need someone who understands
i need someone, someone who hears
for you i've waited all these years

for you i'd wait, til kingdom come
until my day, my day is done
and say you'll come, and set me free
just say you'll wait, you'll wait for me.

in your tears, and in your blood
in your fire, and in your flood
i hear you laugh, i heard you sing
i wouldn't change a single thing

and the wheels just keep on turning
the drummers begin to drum
i don't know which way I'm going
i dont know what i'll become

for you'd i'd wait, til kingdom come
until my days, my days are done
say you'll come, and set me free
just say you'll wait, you'll wait for me
just say you'll wait, you'll wait for me
just say you'll wait, you'll wait for me.

11 novembre 2005

***Meno Quattro***


A warning sign,
I missed the good part then I realized,
I started looking and the bubble burst.
I started looking for excuses.

Come on in,
I've gotta tell you what a state I'm in,
I've gotta tell you in my loudest tones,
That I started looking for a warning sign.

When the truth is,
I miss you.
Yeah the truth is,
That I miss you so.

A warning sign,
It came back to haunt me and I realized,
That you were an island and I passed you by,
And you were an island to discover.

Come on in,
I've gotta tell you what a state I'm in,
I've gotta tell you in my loudest tones,
That I started looking for a warning sign.

When the truth is,
I miss you.
Yeah the truth is,
That I miss you so.

And I'm tired,
I should not have let you down.

So I crawl back into your open arms.
Yes I crawl back into your open arms.

Questo è un giorno un po' speciale per me.

Sì, oggi è una giornata un po' speciale. Sto aspettando infatti l'uscita di un nuovo romanzo di Baricco da quasi 5 anni, quando è uscito quel capolavoro che è "City", e vi assicuro che cinque anni non sono pochi, se Baricco è il tuo scrittore preferito. In questo intervallo di tempo AB ha scritto qualcosa, un romanzo breve che si chiama "Senza Sangue", qualche saggio, la discussa "Iliade", un po' di teatro e qualche articolo su giornali sparsi. Niente di brutto, per carità: "Senza Sangue" è bellissimo, la sua "Iliade" è senza dubbio un'opera che andava fatta e non ho niente da dire sugli articoli che ci ha lasciato. Ma mancava qualcosa, da troppo: mancavano i lunghi monologhi, le atmosfere, i dialoghi incredibili, mancava la vera forza di uno scrittore odiato da molti e capito da pochi. Negli ultimi lavori Baricco si era perso: forse nei grandi Auditorium o nei Teatri, forse nelle redazioni dei giornali o nelle televisioni. Ma si era perso, alcuni credevano per sempre.
Oggi AB è tornato, da stamattina alle 8 è pronto a far parlare di sè ancora una volta, sicuro come sempre delle critiche atroci che riceverà. E' pronto, ne sono certo. Ma 'stavolta ha un'arma in più. perchè AB è tornato con un libro, anzi con un Libro, che sarà difficile da distruggere.
Io non l'ho ancora finito: sono 284 pagine, finalmente scritte come tutti i libri del mondo, a caratteri normali, non mastodontici. Non l'ho finito ma ho letto le prime 60 pagine. Valgono molto di più di quello che sembrano; alcune righe riassumono, per un profano della letteratura come me (che non ha pretese da critico letterario, ma solo da adulatore senza cervello, per carità), l'idea stessa di scrittura, intesa come sintesi assoluta tra concetto (e quindi prosa) e forma (cioè poesia).

Nei giardini del re, a pascolare nella notte, provvisoriamente miti, sotto le carcasse di ferro, intorno al cuore di pistoni, li aspettavano 224 AUTOMOBILI, ferme sull’erba, in un vago odore di olio e di gloria. Erano lì per correre la grande corsa, da Parigi a Madrid, giù per l’Europa, dalla nebbia al sole. Lasciami andare a vedere il sogno, la velocità, il miracolo, non fermarmi
con uno sguardo triste, questa notte lasciami vivere laggiù sull’orlo del mondo, solo questa notte, poi tornerò Ai giardini di Versailles, madame, parte la corsa dei sogni, madame, Panhard-Levassor, 70 cavalli, 4 cilindri fatti di acciaio forato, come i cannoni, madame Potevano arrivare, le
AUTOMOBILI, ai 140 chilometri orari, strappati a strade di terra e buche, contro ogni logica e buon senso, in un tempo in cui i treni, sulla scintillante sicurezza dei binari, arrivavano con fatica ai 120. Tanto che ai tempi erano sicuri – sicuri – che più veloci non si potesse andare, umanamente parlando: quello era il confine ultimo, e quello era l’orlo del mondo. Questo spiega come sia
stato possibile che centomila persone siano sbucate fuori dalla stazione di Versailles, alle tre del mattino, nella tiepida notte di maggio, lasciami andare a vivere laggiù, sull’orlo del mondo, solo questa notte, ti prego, poi tornerò Se una sola risaliva la strada di campagna, correvano a perdifiato in mezzo al grano per andare a incrociare quella nube di polvere, e dai retrobottega come bambini correvano a vederne passare una davanti alla chiesa, facendo sì con la testa. Ma 224 tutte insieme, questa era meraviglia pura. Le più veloci, le più pesanti, le più famose. Erano regine – l’AUTOMOBILE era regina, perché come serva non era ancora stata pensata, lei era nata regina, e la gara era il suo trono, la sua corona, non esistevano automobili, ancora, esistevano REGINE, vieni a vederle a Versailles, in questa notte tiepida di maggio, Parigi mille novecento tre.