14 gennaio 2006

Con rabbia manifesta


200.000 a Milano, per la 194.

50.000 a Roma, per i pacs.

250.000, in piazza, con rabbia.


Per ribadire un concetto semplice:
Concedere e garantire i diritti forse fa del bene a qualcuno,
ma sicuramente non fa del male a nessun'altro.

08 gennaio 2006

Harry Potter e il Principe Mezzosangue


E' finito anche questo, in un attimo, come sempre.

Tutti e sei i finali della saga di Harry Potter spiegano, da soli, il successo planetario che i libri hanno ovunque: leggere quelle ultime dieci-venti pagine è una soddisfazione rara, si trovano finalmente mille risposte e si aprono però mille altre domande, la lettura provoca emozioni non frequenti tra i libri per bambini.
Io sono un lettore accanito: leggo molto e leggo di tutto. Eppure, da quando ho "scoperto" questa deliziosa saga, regolarmente ad ogni uscita di un Harry Potter fermo tutto il resto: smetto di leggere cosa stavo leggendo, e in un attimo, tutto d'un fiato, divoro l'ultima creazione del maghetto, spesso passando giornate intere a leggere senza fare nient'altro.
Così è successo anche questa volta, la sesta ormai. Il libro è bellissimo, stupefacente, incredibile. E poi aggiungo: è come tutti gli altri. Sì perchè la creatura Harry Potter non è una serie di libri, è piuttosto un unico grande racconto spezzato in parti, in cui tutto torna e niente è lasciato al caso. E' bellissimo leggere il sesto libro ed avere finalmente chiare molte cose accadute nel secondo: bellissimo sì, ed incredibile pensando a quanti anni separano la scrittura dei due, a quante cose dovevano essere già chiare all'autrice scrivendo i primi capitoli della saga. Il Principe Mezzosangue è senza dubbio il più "adulto" dei libri di Harry Potter. Come i protagonisti, anche i libri, la scrittura, gli avvenimenti crescono con loro. Ma proprio per questo è forse il più angosciante ed emozionante. Succedono un'infinità di cose nelle 600 pagine di romanzo, cose nuove e assolutamente imprevedibili. Mai un anno ad Hogwarts era finito con così tanti interrogativi aperti, con così tante cose in sospeso, con così tanta voglia di sapere come finirà tutto.

Lo ammetto, sono anche io un drogato di Harry Potter. Ma non posso farci niente: mi piace e basta, è un crimine?
Se non lo avete mai fatto però, vi chiedo di provare a leggerlo.
Vi ricrederete su qualsiasi pregiudizio.
Giuro.