12 luglio 2007

The Finish Line

The earth is warm next to my ear
Insects noise is all that I hear
A magic trick makes the world disappear
The skies are dark, they're dark but they're clear

A distant motorcade and suddenly there's joy
The snow and tickertape blurs all my senses numb
It's like the finish line where everything just ends
The crack of radios seems close enough to touch

Cold water, cleaning my wounds
A side parade, with a single balloon
I'm done with this, I'm counting to ten
Blue as seas, running to them

I feel like I am watching everything from space
And in a minute I hear my name and I wake
I think the finish line's a good place we could start
Take a deep breath, take in all that you could want

Tower Records

Londra, ottobre del 2000. Sette anni fa. La Tower Records si staglia immensa davanti a me. Al suo interno tutto un universo di suoni e musica. Mi avvicino con stupore alle infinite distese di cuffie messe a disposizione per l'ascolto dei cd; mi sento attratto da un disco in particolare, premo il pulsante, sento gli archi che mi riempono le orecchie.
Non sapevo in quel preciso istante che poco più di un anno dopo la mia vita sarebbe cambiata per sempre, e non sapevo quante cose belle e quante cose brutte mi sarebbero capitate. Ma quel momento ha significato qualcosa, uno scatto, una piccola crepa nelle maree di stasi che mi avevano avvolto fino ad allora, e solo grazie a quel momento le cose sono andate come sono andate. Oggi come un brivido mi ha percorso la schiena, ho rivissuto quei minuti con la testa e mi ha colto come un senso di bellezza, e attaccamento alla vita, e perdono e bellezza.
Il video è tra i più belli che abbia mai visto nella mia vita.
Le emozioni che mi da, legate a tutta quella costellazione di eventi, sono anch'esse tra le più belle emozioni che abbia mai provato.
Cazzo.

Milk Shake alla Mela

...mi ha provocato un bel misto tra conati, singulti e dolori al petto:-)... Non potevo non condividerlo!

11 luglio 2007

Mare

Il mare
è il Lucifero dell'azzurro.
Il cielo caduto
per voler essere la luce.
Povero mare condannato
a eterno movimento
dopo aver conosciuto
la calma del firmamento!
Ma nella tua amarezza
ti redense l'amore.
Partoristi Venere pura
e la tua profondità
restò vergine, senza dolore.
Le tue tristezze sono belle,
mare di spasimi gloriosi.
Ma oggi invece di stelle
hai verdi polipi.
Sopporta la tua sofferenza,
formidabile Satana.
Cristo camminò sopra di te
e lo fece anche Pan.
La stella Venere è
l'armonia del mondo.
Taccia l'Ecclesiaste!
Venere è il profondo
dell'anima...
... E l'uomo miserabile
è un angelo caduto.
La terra è il probabile
Paradiso perduto.

[Garcìa Lorca]

ps. This is for you...

10 luglio 2007

01-18-08

Non so se avevo mai visto un trailer così geniale. Giuro. Poi magari il film farà pure cagare, ma ora come ora ho una voglia pazzesca di vederlo.

09 luglio 2007

I am all things that you choose to ignore

All I need è la canzone dell'amore incondizionato, senza se e senza ma. E' la canzone del volere senza avere. All I need è l'anima di due persone in una. E' forza e bellezza. E' la canzone di chi da senza ricevere perchè non vuole ricevere. All I need è la canzone dell'adorazione, è la canzone del divinizzare, è la canzone di chi si sente inferiore, è la canzone di chi farebbe di tutto pur di sfiorarti. All I need è la canzone del bisogno, è preghiera, è canto, è poesia, è prosa. All I need è rivolta a chi ci crede ancora, a tutta quella cosa lì che ci hanno inculcato per anni, per secoli, dell'amore. All I need è roba per chi non ha mai pensato ci stessero prendendo in giro.
All I need è roba per me.


I'm the next act
Waiting in the wings
I'm a flash flood
Running through your ground floor
I am all things
That you choose to ignore

You are all I need
You are all I need
I'm in the middle of a picture
Lying in the leaves

I'm a cloud of moths
Who just wants to share your light
I'm an insect
Who wants to get out of the night

You only stick with me
Because there are no others

You are all I need
You are all I need
I'm in the middle of a picture
Lying in the leaves

It's all wrong
It's all right
It's all wrong

[radiohead]

The Rebellion Begins


Dopodomani la ribellione avrà inizio. Take the pop corns, and watch carefully, baby.

08 luglio 2007

Residui di terra viva

Ieri un nuovo granello di memoria ha ripreso fuoco. L'estate di tre anni fa (la più buia della mia vita) ascoltavo questo.

10 cose da fare sulla via del ritorno. Più una.

10 cose da fare sulla via del ritorno.

1. Riempite spesso la borraccia. Il ricambio di liquidi gioca brutti scherzi, specialmente quando escono dalle labbra e dagli occhi.

2. Conversate con i cani, non parlate con gli umani. Quest'ultimi potrebbero rispondervi: e quanto sforzo, poi, per ritornare sani di mente.

3. Ponete attenzione a tutte le indicazioni sul cammino, e non cascate negli errori più banali. Quando c'è scritto "Casa", non è detto sia la vostra.

4. Evitate accuratamente di gettare oggetti infiammabili nei dintorni. Niente accendini, niente mozziconi accesi; tenete a bada il cuore, che non caschi giù dal petto. Rispettate la natura.

5. Consultate la bussola, ma non fidatevi troppo: osservate di più il sole, piuttosto. Preferite sempre chi v'illumina la via senza guadagno, a chi ve l'indica con meccanismi e pesi.

6. Non viaggiate mai da soli, ma fate attenzone a scegliervi il supporto; sappiate che un albero sarà un compagno di viaggio migliore di qualsiasi essere umano.

7. Non urlate mai, parlate solo se necessario. Tenete il fiato per quando dovrete correre. Tra salita e discesa scegliete sempre di andare più in alto: è dalla vetta che si misura la bassezza del resto.

8.Dormite all'aperto, non fidatevi delle locande sulla via. Sono luoghi ove nessuno ha l'intento di guardarvi, ed è facile che qualcuno vi ritenga interessante; in pochi minuti, vi avrà rubato l'anima.

9. Fermatevi spesso a riposare su di un masso, ma non abbastanza da assaporare la bellezza della stasi. Se avete il fiatone, sappiate che la stanchezza porta frutto, e che senza moto non c'è amore e non c'è prole.

10. Non guardatevi le spalle, mai. Ci sono punti dietro a voi che vi faranno rimanere, evitate di sfidarli. La lotta sarebbe impari, il combattimento sanguinoso, le catene pesanti.


ADDENDUM:
Una cosa da fare nel punto di fuga.

1. Portate una foto, una lima,un bastone e un quaderno.
Guardate la foto quando non sapete che fare.
Usate la lima quando non riuscite più a farlo.
Lanciate il bastone quando l'avete fatto.
Scrivete sul quaderno per ricordarvi come; per sempre.


[fK]

<< senza titolo 3 >>

L'assenza dondola nell'aria come un batacchio di ferro
martella il mio viso martella
ne sono stordito

corro via l'assenza m'insegue
non posso sfuggirle
le gambe si piegano cado

l'assenza non è tempo né strada
l'assenza è un ponte fra noi
più sottile di un capello più affilato di una spada

più sottile di un capello più affilato di una spada
l'assenza è un ponte fra noi
anche quando
di fronte l'uno all'altra i nostri ginocchi si toccano.

<< senza titolo 2 >>

Una schiava dai lunghi occhi carichi di molli catene
Cambia l’acqua ai miei fiori, nuota negli specchi vicini,

Al letto misterioso prodiga le sue dita pure.
Mette una donna in mezzo a queste mura.

Che nel mio fantasticare errando con decenza,
Attraversa i miei sguardi e non ne spezza l’assenza.

Come nel sole passa il vetro senza lasciare segno,
E della ragion pura risparmia il congegno.

<< senza titolo >>

Gli sono troppo vicina perché mi sogni.
Non volo su di lui, non fuggo da lui
sotto le radici degli alberi. Troppo vicina.
Non con la mia voce canta il pesce nella rete.
Non dal mio dito rotola l'anello.
Sono troppo vicina. La grande casa brucia
senza che io chiami aiuto. Troppo vicina
perché la campana suoni sul mio capello.
Troppo vicina per entrare come un ospite
dinanzi a cui si scostano i muri.
Mai più morirò così leggera,
così fuori dal corpo, così ignara,
come un tempo nel suo sogno. Troppo,
troppo vicina. Sento il sibilo
e vedo la squama lucente di questa parola,
immobile nell'abbraccio. Lui dorme,
più accessibile ora alla cassiera d'un circo
con un leone, vista una sola volta,
che non a me distesa al suo fianco.
Per lei ora cresce in lui la valle
con foglie rossicce, chiusa da un monte innevato
nell'aria azzurra. Io sono troppo vicina
per cadergli dal cielo. Il mio grido
potrebbe solo svegliarlo. Povera,
limitata alla propria forma,
ed ero betulla, ed ero lucertola,
e uscivo dal passato e dal broccato
cangiando colori delle pelli. E possedevo
il dono di sparire agli occhi stupiti,
ricchezza delle ricchezze. Vicina,
sono troppo vicina perché mi sogni.

Tolgo il braccio da sotto la sua testa,
intorpidito, uno sciame di spilli.
Sulla capocchia d'ognuno, da contare,
sono seduti angeli caduti.