30 dicembre 2005

Il primo dell'anno

Sì...
Tutto è calmo il primo dell'anno
un mondo in bianco si mette in moto
Io voglio stare con te
Stare con te notte e giorno
Perchè niente cambia il primo dell'anno

Starò con te ancora
Starò con te ancora

Sotto un cielo rosso sangue
Si è riunita una folla, di bianchi e neri.
Con le braccia al petto, sono i prescelti
I giornali dicono che è vero
dicono tutti che è vero
Dicono che possiamo farcela
anche se siamo divisi in due
possiamo essere di nuovo uno

Io, io comincerò ancora
Comincerò ancora

Forse questa volta andrà bene,
forse stanotte sarò con te ancora
Sarò con te ancora

Ci hanno detto che questa è l'età dell'oro
Ma l'oro è la ragione delle guerre
Io penso solo che voglio stare con te
Notte e giorno
Perchè niente cambia,
il primo dell'anno

29 dicembre 2005

La fine di un simbolo

Uno dei più famosi simboli nel globo, nato 37 anni fa e conosciuto ormai da tutti nel mondo, ovunque, oggi è ufficialmente morto. Non è strana la data in cui l'azienda ha presentato il suo sostituto: la fine dell'anno vuol dire l'inizio di uno nuovo, carico di novità importantissime, a cui il nuovo logo sembra fare da apripista. Non so quanto la nuova immagine sia azzeccata, quanto il nuovo slogan sia accattivante e quanto la scelta di cambiare un disegno che ha fatto storia sia giusta.
Comunque, 37 anni fa hanno rivoluzionato il mondo, per sempre, from the inside.
Chissà se dopo così tanti anni sono davvero pronti a fare un passo così grande, ora che la concorrenza è agguerrita; c'è davvero bisogno saltare avanti?

28 dicembre 2005

Viva Zapatero!

"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s';intende revocato e privo di ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni." Oggi la televisione e i mezzi di informazione sono in mano a un regime che viola la Costituzione e lede il nostro diritto di sapere. Senza informazione libera non c'è cultura, e senza cultura una civiltà muore. In Italia, paese dove il 12% della popolazione è analfabeta, gli uomini di potere non fanno che incrementare queste percentuali, aiutati dalle istituzioni ecclesiastiche e da un sapiente corredo di personaggi nelle più alte cariche giornalistiche e televisive. Non sottostiamo a queste regole. FACCIAMO QUALCOSA.

Pieni gli alberghi a Tunisi per le vacanze estive, a volte un temporale non ci faceva uscire. Un uomo di una certa età mi offriva spesso sigarette turche.
Ma spero che ritorni presto
l'Era del Cinghiale Bianco.
Profumi indescrivibili nell'aria della sera, studenti di Damasco vestiti tutti uguali, l'ombra della mia identità mentre sedevo al cinema, oppure in un bar.
Ma spero che ritorni presto
l'Era del Cinghiale Bianco.

27 dicembre 2005

Reinas

Reinas: ovvero, come scatenare scandali con il film meno scandaloso dell'anno.

Dico subito che il film è godibile, strappa parecchie risate, non annoia nè entusiasma, è insomma il classico film natalizio per famiglie: mediocre, stupido quanto basta, e altrettanto inutile.
Eppure questo film, accolto con favore e in relativo silenzio in tutta Europa, arriva nella cattolicissima Italia tra molte polemiche inutili e una censura (14 anni) che sembra davvero patetica. Il motivo è semplice: al centro del film è infatti il tema dei matrimoni gay. La pellicola si trova quindi nell'imbarazzante situazione di essere un film conosciuto da tutti ma visto da pochi: solo 3 sale lo proiettano a Roma, eppure la sua recensione è in bella vista in tutti i giornali.
Visto il tema, speravo che il film si discostasse un tantino dai soliti stereotipi dei gay e delle loro famiglie: sbagliavo. Le battute sono tutte già sentite mille volte, i personaggi sono macchiette, le situazioni ormai classiche. Salvano il tutto una carica di attrici tutte bravissime, tutte stupende, prese una per una dai classici Almodovariani (Carmen Maura su di tutte, che nel film interpreta sè stessa), non di certo aiutate però dai corrispettivi figli gay, tutti scialbi invece, assolutamente anonimi e "intercambiabili". Stupisce davvero alla fine del film la censura: qualche bacio gay (pochi), una scena di sesso etero degna di un film Disney e un po' di parolacce non sembrano davvero sufficienti; del resto lo sappiamo, siamo in Italia e niente ci sconvolge più.

26 dicembre 2005

Sono orgoglioso

Il natale è passato, e con lui tante cose. Resto però fermamente orgoglioso di tre cose, che non passeranno in così breve tempo. La prima è il mio Natale Consumistico: ho speso soldi e ho ricevuto regali e sono orgoglioso di questo, perchè certo, non è ovviamente l'ostentazione dei soldi che fa la differenza, ma invece usarne un po' per rendere più felice qualcuno bhè, questo sì che la fa! La seconda è il mio Natale Solidale: ho fatto e ricevuto moltissimi regali da Emergency, ma tanti, tanti, tanti. Emergency nasce da un'iniziativa che fa impallidire per quanto è giusta. Per questo, va sostenuta, sempre. Infine la terza è il mio Natale alla Contro-Informazione: in due giorni abbiamo visto lo spettacolo di Beppe Grillo, mi hanno regalato viva Zapatero! di Sabina Guzzanti, e a mio padre hanno regalato il Matematico Impertinente di Odifreddi; tre manifestazioni di controinformazione, che è ormai l'unica cosa che può salvarci.


Infine, una citazione.

"Se la matematica e la scienza prendessero il posto della religione e della superstizione nelle scuole e nei media, il mondo diventerebbe un luogo più sensato, e la vita più degna di essere vissuta. Che ciascuno porti dunque il suo contributo, grande o piccino, affinchè questo succeda, per la maggior gloria dello Spirito Umano."