19 agosto 2006

Another me is here with me.


Ho lasciato la terra: abbandonata, per sempre. Sono dillà, in quel posto dove l'estate dura per sempre e la testa è vuota per sempre e le dita si sfiorano per sempre. 3000 metri sù, o venti metri giù, non importa: ho lasciato la terra. Venti giorni sono passati come fosse uno: sarà stata la bellezza, o forse lo stupore, sarà stata la fatica, la gioia, saranno state le incomprensioni, sarà stato il vino, la vodka, il gin o la tequila, sarà stato il sale che ti brucia fuori e dentro, saranno state le nubi, o il sole, o forse la neve d'agosto, sarà stato l'oceano mare. Sarà stato il rumore delle onde, saranno state le doccie fredde e le sveglie presto, saranno stati i viaggi, le distanze e i legami spezzati, tutti, saranno state le risate, sarà stato quel caldo dentro quando fuori fa freddo, o quel gelo dentro quando fuori si brucia, sarà che vista da lontano la terra è più bella, sarà che visti da lontano gli uomini fanno meno male, sarà che visto da lontano l'amore è così semplice, saranno stati gli altri, o forse io. Sarà stata la musica, saranno stati i pensieri, o forse il vuoto, sarà stato il Cacciatore di Aquiloni, o forse Sudore, o Chiedi alla Polvere, sarà stato il fraseggio e l'armonia, saranno stati i delfini o le marmotte o i cervi o le capre o le mucche o quando guardi giù e vedi che nel mare sotto di te c'è più vita che sopra, sarà stato il vento che ti entra nelle orecchie, saranno state le lacrime, o forse sarà stata quella sensazione strana che si prova quando mandi il dito in giù, e non c'è un tasto nero o bianco che suona per te. Sarà stata la giacca zuppa o il costume zuppo, saranno stati i Vip, e che Vip, saranno state le stelle, quelle che cadono e quelle che restano, così bianche, merda. Sarà stata la notte: un giorno la toccavo con un dito, per amarla con passione, e il giorno dopo la guardavo da lontano per ammirarne la bellezza. Sarà stato tutto questo, o sarà che la terra, in fin dei conti, non fa per me. Preferisco qui dove sto ora.

Non lo so, cosa sarà stato. Però, so una cosa.
Io sono felice, felice, felice, e vaffanculo.