26 agosto 2005

xL


Ieri usciva il primo numero della nuova rivista mensile de "La Repubblica". Incuriosito dalla (troppa?) pubblicità in questi ultimi giorni, attratto dagli (un po' troppo?) attraenti contenuti e spinto dal prezzo conveniente l'ho comprata subito. In fin dei conti costa solo 1 euro!
Diciamo subito che chi si aspettava un nuovo "Musica di Repubblica" resterà in parte deluso: gli obiettivi sono del tutto diversi, come i contenuti e lo stile. Diciamo che xL si propone di diventare un'alternativa conveniente e ben fatta a RollingStone, di cui è una copia abbastanza spudorata pur avendo le sue trovate originali. la prima cosa che colpisce è senza dubbio la dimensione: xL è davvero XtraLarge, supera tranquillamente la già non medesta dimensione del suo sosia RS, ma la mole finalmente conferisce al periodico l'aspetto di una rivista "vera" e non del solito allegato dei quotidiani. Basta iniziare a leggere però per venir subito colpiti da un'altra, purtroppo spiacevole, sorpresa: fino a pagina 25 infatti troviamo DUE pagine di sommario e il resto SOLO di pubblicità. Anche all'interno gli spazi pubblicitari abbondano, fino a dare quasi fastidio, però del resto la rivista è ora un mensile quasi "professionale" pur mantenendo costi davvero contenuti e competitivi (1 euro e 90 dal prossimo numero!), quindi era facile aspettarsi cose del genere, sono comprensibilissime.
La grafica è molto accattivante e pulita, le sezioni sono tante vaste e gli articoli interessantissimi, quasi tutti scritti da grandi firme. Bellissima l'intervista a Ligabue e bellissimo l'articolo dei Wu Ming su Johnny Depp. L'intervista ai White Stripes e di Michel Gondry (il regista di "Se mi lasci ti cancello" per intenderci), mentre all'interno troviamo rubriche di Vasco Rossi e Lucarelli, più addirittura un estratto dal nuovo libro del grande Chuck Palahniuk!
Le recensioni dei dischi ricalcano quelle del vecchio Musica, con però stavolta molte anteprime recensite in esclusiva, tra le quali il nuovo dei Franz Ferdinand e il nuovo di Bjork, due piacevoli sorprese. I dischi recensiti poi sono davvero tantissimi, con l'originale agiunta dello spazio "download", ossia le canzoni più belle degli album da scaricare e le playlist più adatte ad ogni occasione.
Carino anche lo spazio fumetti, forse tropo luingo, ma mi ha fatto impazzire quello di "Flaschko", troppo assurdo.
Insomma il primo numero ha colpito dove doveva colpire: ora bisognerà vedere se la ricchezza dei contenuti è caratteristica di xL, o solo del numero 1.

23 agosto 2005

Forse la più bella canzone d'amore di sempre...


I'll drown my beliefs
To have you be in peace
I'll dress like your niece
And wash your swollen feet

Just don't leave
Don't leave

I'm not living
I'm just killing time
Your tiny hands
Your crazy kitten smile

Just, don't leave
Don't leave

And true love waits
In haunted attics
And true love lives
On lollipops and crisps

Just lonely, lonely..
Don't leave..

22 agosto 2005

Liberaci dal Male

Comunione e liberazione. In occasione dell'annuale meeting della setta più famosa d'Italia, e dato che i miei studi universitari mi hanno portato a conoscere non pochi ragazzi che sono interni ad essa, mi permetto di fare qualche considerazione dal mio punto di vista, non troppo oggettivo lo ammetto, ma sicuramente informato in materia.
Il primo mistero che colpisce il mio immaginario ogni volta che rifletto sull'organizzazione è questo: come si può essere Cristiani ed idolatrare altri al di fuori di Dio? Voglio dire, profondo simbolo della cristianità è il Credo "non avrai altro Dio al di fuori di me": eppure provando ad interpretare il grandissimo rapporto che lega un ciellino doc con il suo fondatore Luigi Giussani, sono giunto alla conclusione che il legame è idolatria spinta, quasi un credo incondizionato. Le parole del fondatore sono per i suoi seguaci Verità Pura, e niente potrà convincermi del contrario. Un ciellino legge qualsiasi cosa Don Giussani abbia scritto, la ammira, ne sottolinea le frasi più belle, le appende in camera, le ricorda nelle occasioni importanti. Un ciellino ha la foto del fondatore come sfondo del desktop, un ciellino ammira compiaciuto le immagini di Don Giussani e il papa, di Don Giussani in bicicletta, di Don Giussani che sorride, di Don Giussani che perdona. E' idolatria e adorazione. E mi chiedo quindi come si possa conciliare questo concetto con l'universale immagine del cattolico modello, con Cristo al centro di ogni pensiero.
Poi.
Il secondo punto da sottolineare è quello politico, indubbiamente. Leggo oggi il messaggero e mi colpisce un articolo in seconda pagina: n on so quale personaggio importante nell'organizzazione dichiara che cielle non andrà "MAI A SINISTRA". Ora, provando a parlare con vari ragazzi interni alla cosa, ho sempre sentito dichiarazioni tipo "CL non è di destra", oppure "oggi votiamo forzisti ma in passato abbiamo votato anche a sinistra" e ancora "l'organizzazione suggerisce un modo di pensare, non una persona da votare". Considerata la dichiarazione letta prima, considerato che l'intervento al meeting del presidente del senato Marcello Pera ha raccolto ovazioni e applausi a scatafascio, considerata la presenza compiaciuta del ministro Buttiglione, ed altri accadimenti simili, mi chiedo perchè in generale i ciellini debbano continuare a fingere una loro non appartenenza politica. E' naturale chiedersi perchè un'organizzazione religiosa debba avere un così pesante risvolto politico, ma è innaturale però tentare di nasconderlo! Soprattutto in un paese dove la morale cattolica governa gran parte della vita sociale-politica, saremmo davvero in pochi a scandalizzarci per una così evidente correlazione CL-destra! Naturalmente le domande rimangono, soprattutto in merito alla così palese immoralità delle persone che al momento governano l'italia, e in merito a quali fondamenta cristiane si trovino alla base dei discorsi di questi individui. Ma sono domande destinate a rimanere tali.
Infine.
Infine qualche considerazione sull'intervento di Pera. Spiccano a mio parere alcuni passi, davvero intollerabili. "L'Occidente attraversa una crisi morale - spiega il presidente del senato aprendo con il suo intervento i lavori - Oggi la cultura diffusa in Occidente è un pericolo per l'Occidente stesso". Il riferimento, chiarisce, è al "relativismo, la dottrina che tutte le culture sono uguali, che non si possono comparare e non si possono porre su alcuna scala per giudicare se una è meglio dell'altra". "In Europa - prosegue il presidente del Senato - si diffonde l'idea relativistica che tutte le culture hanno la stessa dignità etica; si pratica il multiculturalismo, come diritto di tutte le comunità." Ora: come si può soltanto pensare che una cultura sia migliore di un'altra? Cosa fa avere a questi cattolici bigotti queste incredibili presunzioni? Nessuno si può e si deve permettere di giudicare persone e credenze che hanno portato con la loro apertura lo sviluppo della Cultura, quella vera, quella senza confini. Il riferimento così subdolo all'Islam è meschino e errato alle fondamenta: e proprio un pubblico di Cristiani, che dovrebbero professare l'uguaglianza, il rispetto, l'umiltà, la tolleranza, non può applaudire a simili oscenità gratuite, non può credere a una minore dignità etica di alcuni rispetto ad altri. Siamo qui che ci accarezziamo la guancia per lo schiaffo ricevuto al referendum, ci ricorda il forzista. Sarà anche vero, ma tra poco lui si accarezzerà un'altra parte del corpo.
Mi sbalordisce quindi, dopo tutto questo pensare, il successo che ha la setta in questione in questi ultimi tempi. Va anche detto che il periodo mostra un ritorno fortissimo al magico, al superstizioso, al religioso. Periodo che passerà come sempre, perchè l'intelletto si risveglia prima o poi, lo ha sempre fatto e continuerà a farlo.
Spiace soltanto di essere capitati proprio ora, oggi, qui.