28 luglio 2006

All that you MUST leave behind

Sono le 3 e un quarto e io non riesco a dormire. Pensieri pensieri pensieri che si affannano a trovare un posto nella mia testa, per avere il loro momento di misera celebrità mentale. Domani è il gran giorno, si parte finalmente: e non vedo l'ora, cazzo. Mai come quest'anno ero arrivato a provare un simile disgusto di fronte a Roma; troppo tempo che non mi allontano, ho bisogno di evaporare anch'io. Quando tornerò brucerò meno, e sarò più pulito. Ecco le speranze da mettere in valigia, tra i calzini e "l'amante" di Yehoshua: che le imponenti dolomiti gettino un'ombra così grande su di me, da far sparire qualsiasi ricordo doloroso; e che il sole riflesso sul mare, poi, riempa il vuoto con quel profumo che c'è solo lì, in un luogo che conosco solo io. Tornerò tra 20 giorni: un'eternità, così breve, cazzo. La mia forza è il non pensare a quello che mi attenderà al mio ritorno. La mia debolezza, è il non riuscirci. Guardo alcune foto, estati passate, per preparare lo spirito e gli occhi: sorrido. E' già un passo avanti: c'è chi piangerebbe, io invece preferisco mentirmi. Ho preparato una compilation perfetta: di quelle che quando l'ascolti ti strappa dentro, e ti prende a pugni, se distogli l'attenzione. Alcuni nomi a caso: Thom Yorke, Snow Patrol, Carpark North, Killers, Wolf Parade, Belle and Sebastian, Massive Attack, Muse, Interpol, Mars Volta, dEUS, Blur, Air, Elbow, Starsailor, Depeche Mode, Radiohead. Prendi un nome a caso: non è niente. Mettili uno dopo l'altro: cristo.
Vi saluto, è giunta l'ora per me di augurarvi buon'estate. Che la pelle mi si scucia di dosso, tanto lo so, mi abbronzerò anche lo strato sotto, e quello ancora sotto, e quello ancora sotto...

Good night, and good earth.
sav

24 luglio 2006

A few words

Comincia l'estate, per me, da domani. Comunque vada, sarò in vacanza. Sono agitato: ed era tanto che un esame non mi metteva così tanta ansia. Vedremo come andrà, mi conosco, so che non posso sperare più di tanto: la fortuna aiuta gli audaci, non gli ignoranti. Ma non si sa mai. Comunque, domani, con l'inizio ufficiale delle vacanze, comincerà anche l'annuale sagra delle seghe mentali. Il Periodo dei Dubbi. L'estate. Come ogni anno, arriveranno le domande: ma sono proprio sicuro che mi andrà di ricominciare il conservatorio? Ma sono proprio sicuro che mi andrà di continuare l'università? Ma sono proprio sicuro di voler continuare così? Grazie a Dio, come ogni anno, le risposte non tardano a venire. Sono quattro parole, magiche e tragiche allo stesso tempo, che mi hanno portato fino a qui. Il mio personalissimo tormentone, una in più di Sole Cuore e Amore, un potenziale successo in radio di proporzioni epiche, con una buona base ritmica sotto. "Non Si Sa Mai". Semplice, immediato, diretto. "Non Si Sa Mai". Ecco che allora tutti i dubbi svaniscono: perchè come fai ad abbandonare il conservatorio, di fronte ad una prospettiva così agghiacciante? Voglio dire, io sono certo che con quel fottuto pezzo di carta che (forse) mi conquisterò tra (forse) due anni non ci farò un cazzo di niente. Ne sono certo. Ma, ovviamente: Non Si Sa Mai. Sono perfettamente consapevole che non mi cambierà niente nella vita se a un esame prendo 18 invece di 25: ma continuerò a rifiutare il 18, per sempre. Perchè Non Si Sa Mai. E' la logica del mondo, innegabile e terrificante.Quella che ha dato a un cocainomane il potere di conquistare l'Iraq: tutta l'america sapeva benissimo che non c'era nessun'arma di distruzione di massa (ADM), lì, se non consideriamo nella categoria ADM la mente ottusa della gente. Eppure, come al solito: Non Si Sa Mai; ed ecco che Bush invade l'Iraq, impunito. Perchè va detto che con questa regola, le conseguenze sono drastiche: voglio dire, metti che ti sbagli no? Che ti trovi in quella frangia di possibilità in cui Dio è scazzato e vuole davvero farti del male, e che fa succedere il Non Si Sa Mai sul serio. Poi, con l'atomica, se c'è, esplodi davvero. Mica scherzi: brandelli di uomo ovunque, e chi di dovere, lì, a sghignazzare. E così... La fottutissima paura ci costringe a cose di cui neanche ci pensavamo capaci. In america l'80 per cento delle famiglie hanno un'arma in casa: Non Si Sa Mai che arriva un ladro, certo. Ma nessuno pensa che è più probabile che il figlio adolescente si ubriachi come uno schifo e ammazzi l'amico per rubargli l'iPod. E robe simili, tristi ugualmente.
Intanto, domani, voglio sentire il rumore del mare. Ho già comprato le infradito nuove.
Forse riuscirò ad abbronzarmi anche io: Non Si Sa Mai.

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Non è mia, ovviamente. E' di un genio.