29 ottobre 2005

Non mi permetterei mai...

Non mi permetterei mai considerazioni avventate fino a questo punto, soprattutto riguardo argomenti così distanti dalla mia cultura e dalle mie possibilità. Però in questi ultimi tempi pare che a tutti sia dato il diritto di giudicare, come se chiunque fosse competente riguardo qualsiasi argomento.
E quindi voglio divertirmi anche io, sbilanciandomi forse un po' troppo, è vero; ma cazzo, se Berlusconi ha detto che l'Islam è una cultura inferiore (e pensa che bizzarro che una cultura "inferiore" abbia sviluppato in tempi passati un fervore intellettuale e scientifico secondo soltanto a quello degli antichi greci...), bhè se lui ha detto questo allora io, che di diventare presidente del consiglio non ne ho nemmeno l'intenzione, potrò dire la mia anche su argomenti a me estranei, no?
Ecco quello che penso.
La mia idea è che naturalmente gli estremismi religiosi sono sbagliati tutti, e che in Iran in questo momento non c'è proprio il clima più bello del mondo, per carità. Ma la mia idea è anche che effettivamente lì in Palestina gli ebrei non ci stavano, e che un sacco di gente si è vista cacciata via di casa per fondare uno stato la cui esistenza è giustificata esclusivamente da un libro (la bibbia) scritto 3000 anni fa, e i cui contenuti non sono necessariamente condivisi da tutti. Io l'ho buttata là... Detto questo non ho ovviamente nulla contro nessuno, e forse è proprio per questo che sono arrivato a tanto. Voi criticatemi, linciatemi, lapidatemi. Grazie a dio non posso fare nulla: non sono il presidente del consiglio.

27 ottobre 2005

Why do you think I should suffer in silence?


Anche 'stavolta Robbie casca proprio a fagiolo, su un tema che questi giorni sta scaldando le platee di tutta Italia. Perchè è vero che le manifestazioni, in quanto tali, non possono nulla di fronte alle leggi, e non è di certo occupando una facoltà, un'aula, una scuola che si modifica lo stato attuale delle cose. Ma è anche vero che la riforma Moratti fa schifo, e fa schifo a tutti a quanto pare, siano questi di destra o di sinistra. E allora ecco la risposta a chi mi dice: "l'occupazione non solo non serve a niente, ma lede il mio diritto allo studio". La risposta è che l'occupazione serve per primi a noi, a capire che sì, forse proprio un'altro mondo non è possibile averlo, ma che questo che abbiamo è migliorabile parecchio. I politici non hanno mai ascoltato, questi al governo ora meno che mai, ma non è qui il punto: le manifestazioni possono diventare uno stimolo, uno scambio di valori, e quei tre secondi al TG3 regionale possono diventare un modesto palco da cui gridare a un modesto pubblico le proprie modeste idee. Modeste, certo, ma grandi lo stesso. Un metodo può essere contestato solo in due casi: se lo scopo stesso del metodo è ritenuto sbagliato, oppure se si ha un altro metodo che si ritiene migliore. Eppure oggi chi contesta occupazioni e manifestazioni non ha niente di tutto ciò; un metodo alternativo c'è, ed è quello di aspettare aprile 2006, quando forse potremo smettere di sprofondare e ricominciare una lenta risalita. Ma da qui ad aprile mancano ancora 6 mesi, che sono pochi per uno studente, per un operaio, per un farmacista: ma che possono diventare infiniti per un ricercatore, per un professore associato, per un dottorando. Mi sembra assurdo pensare a sè stessi in un'occasione simile. Saltare qualche lezione non ha mai ucciso nessuno; privarsi della ricerca, che è il carburante stesso del progresso, può uccidere una nazione.

25 ottobre 2005

Queen of the week

C'è stato un tempo in cui le attrici, per diventare famose, mostravano un po' di tette e fingevano lussuriose scene di sesso nei loro film di lancio: di solito la scenetta funzionava, e la cosa ha portato fortuna alle varie Julia Roberts, Demi Moore, Sharon Stone, Angelina Jolie...
Questo tempo pare sia finito: che il pilu non tiri più? Non si hanno risposte a questa domanda, certo è che il nuovo metodo scelto dai produttori per lanciare le attrici no sta dando i risultati sperati.
Eh già, si è scelta la "via del film sull'eroina di turno", anche detta "via del trash". Così dopo Jennifer Aniston con Elektra, Halle Berry con Catwoman, Kate Beckinsale con la vampira di Underworld, Scarlett Johansson con la donna clonata e Jessica Alba con la Donna Invisibile, Holliwood sta per deliziarci con una nuova, originalissima storia.
Ecco a voi "AeonFlux", film in cui a sfoggiare il costume della nuova eroina c'è nientemenoche una fantastica Charlize Theron, attrice a cui il ruolo calza quanto calzerebbe a Schwarznegger il ruolo di governatore della California (...ops, ma che lo è davvero?).
Niente da dire ,per carità. Mi sento solamente di ringraziare gli stilisti che hanno progettato costume e acconciatura, per averci regalato questa splendida, modesta, regale lezione di finezza.



ps. Mi chiedo solo quante mezze dozzine di persone lo vedranno...

24 ottobre 2005

Le magie di internet

Come avrete visto, da qualche tempo in basso a destra nel mio blog appare minacciosa una novità, la "referrer list". La cosa è molto più semplice di quello che sembra, è una lista contenente tutti i siti DA CUI la gente accede al mio blog, che possono essere motori di ricerca, altri blog, siti vari etc.
Il divertente è che nel caso di accesso al mio blog tramite motori di ricerca, la referrer list specifica anche le parole immesse come criterio di ricerca nel motore stesso, riproponendo la pagina che l'anonimo visitatore ha visto prima di cliccare sul mio link.
Oggi la lista contiene un elemento davvero curioso.
Sapete, parlando di Papi (strane amicizie) e di Porta a Porta, si rischia di passare per un sito porno, apparendo su msn-search inserendo come criterio di ricerca "tette strane".
"Tette strane"... Bah... Che vorrà dire, poi...

Che miseria...

Rivelazioni.



...a me ha fatto ridere...

23 ottobre 2005

Rivoluzioni.

Rivoluzioni nel mondo da quando Silvia Rocca ha deciso di donare il suo corpo ai fan anche per il 2006, croce e delizia di mezza parte dell'umanità. Rivoluzioni da quando Albano non è più sull'Isola (per Amore, ovviamente), e da quando Costantino ha preso il suo posto, croce e delizia dell'altra mezza parte dell'umanità. Rivoluzioni da quando Panariello è ufficialmente presentatore del prossimo venturo Sanremo, ma chissenefrega vogliamo sapere chi saranno le vallette. Rivoluzioni da quando Banderas ci ha illuminato sui piaceri del sesso matrimoniale, e ricordiamoci che la moglie ha qualche annetto più di lui (che sia lei a giocare brutti scherzi?). Rivoluzioni da quando Robbie Williams ha confessato di avere tutto, tranne l'amore, e se non lo trova lui, cazzo, siamo davvero nella merda. Rivoluzioni da quando all'oscar non saremo più rappresentati dai mitra del figlio di Costanzo ma dalle coscie della Mezzogiorno, e ci viene il sospetto che alla giuria della lingua italiana non fregasse proprio un cazzo. Rivoluzioni da quando Hilary ha detto che in realtà il pargolo deve ancora nascere, e povero Francesco, dovrà aspettare con le mani in mano il momento in cui potrà riscoparsela, possibilmente senza più sognare in pubblico. Rivoluzioni da quando esiste pure il Viagra al femminile, che non funziona, ma tanto chi se ne accorge. Rivoluzioni anche da quando Tinto Brass ha accusato Benigni di avergli rubato la scena, chissà come sarà venuto in mente ai produttori un così grave attacco alla cultura italiana. Rivoluzioni infine da quando il Papa ha ribadito il celibato per i preti, forse onde evitare improvvise migrazioni di sacerdoti verso la Spagna, ma il Santo Padre dimentica che lì possono sposarsi i gay, non i pedofili. Rioluzioni, tante, alcune grandi ed altre meno.
Un tempo c'era Copernico. Oggi però, a rivoluzionare la cultura ci pensano loro.