17 dicembre 2005

"Ormai abbiamo cagato su tutto"

Ieri sera concerto fighissimo, il Michel Portal trio con guest Louis Sclavis, per intenderci due dei più grandi clarinettisti Jazz del mondo visti praticamente gratis... E c'era pure poca gente!
Comunque, concerto bellissimo, e peccato per la gente relativamente poca ma del resto non è cosa nuova...
Domani Franz Ferdinand, per dare un senso a questa settimana un po' insensata: ora che ho finito gli esami non riesco bene a organizzarmi, va a finire che perdo un casino di tempo in stronzate. Ho passato il 90 % degli ultimi giorni a fare regali di natale, va detto che ieri sono stato al mercatino di Emergency ed era TROPPO BELLO, a parte gli oggettini, quasi tutti etnici di quelli che mi fanno impazzire, ideali per mille regali carinissimi, ma poi i ragazzi che erano lì a vendere erano simpaticissimi, abbiamo pure fatto amicizia con una tipa troppo divertente, ubriachissima fino al midollo... Insomma se vi trovate nei dintorni di campo dei fiori andateci, ne vale la pena...
Libri... Raramente scrivo commenti ai libri prima di finirli, ma il caso in questione ne vale davvero la pena... Da lettore accanito com'ero non potevo alla mia età non aver ancora letto un libro del genere, ormai cult. E quindi... "Il Profumo" di Suskind, è un capolavoro, poetico, visionario e assurdo, scritto con intelligenza e originalità. Intensissimo il personaggio principale: Suskind ha creato un mostro, un essere privo di etica ma nè buono nè cattivo. Ecco, questa è una delle cose che mi piace di più: nel libro, non ci sono i buoni, o i cattivi. Non c'è giudizio sulle azioni di lui o degli altri. E lui non fa del bene, nè del male: semplicemente, esiste. Da divorare.
Ora vi saluto, from outer space:

fK

14 dicembre 2005

Take me OUT


You know I'm here waiting for you.

Ebbene sì... Domenica si avvicina, e con essa il mio breve soggiorno a Firenze...
Breve sì, ma non per questo poco intenso:

You could have it so much better with Franz Ferdinand...

Calma piatta

Oggi calma piatta, piatta come il mezzobusto della de Filippi, piatta come le mutande di Costanzo, anche quando è eccitato. Pochi avvenimenti hanno scosso la giornata. Avvenimenti così inutili, che proprio se ne parla perchè non c'è nient'altro di cui parlare. Nessun discorso della Lecciso, nessuno stupro, nessun nuovo video di Madonna: e allora ecco le notiziole.
Come ad esempio quella che parla di un certo Fiorani, tipetto perbene e tanto ammodo, che (cito) "pagava soldi a politici nazionali" e (cito di nuovo, mi diverte) "rubava perfino soldi dai conti di affaristi morti". Questi fantomatici "politici", purtroppo, nessuno sa chi siano. E se qualcuno lo sa, lo dimentica. E se qualcuno lo ricorda, ha il mal di gola e non lo può dire comunque. Sennò, muore.
Oppure un'altra notiziola: tipo che oggi siamo tornati indietro di 20 anni, al proporzionale, ai tempi in cui le schede elettorali erano stuoie con 312 simboli di altrettanti partiti, che la gente le rubava per usarle come teli da mare d'estate. Siamo passati al sistema elettorale che solo qualche mese fa ha mostrato il suo fallimento in Germania, dove alla fine il cancelliere è stato deciso con uno spareggio a briscola (pare che la Merkel abbia barato).
Ma comunque, è una notiziola.
La vera notizia del momento è un'altra, e siamo sicuri che i giornali non se la faranno scappare. Eccovela. Pare che Michelle Hunziker, andata da Blockbuster per affittare per la figlioletta Aurora il cartone animato "Pippi Calzelunghe", sia andata invece nel reparto sbagliato e abbia preso "Pippe e Cazzi lunghi", un porno gay con due montoni che scopano per 3 ore di fila in un ovile. Finita la visione, alla Hunzy dev'essere tornata una voglia di minchie spaventosa, che ha deciso di placare andando a bussare nuovamente alle porte dell'ex, Eros Ramazzotti. Il tipo, riposto il guantone da segarolo, ha accettato ben volentieri a patto di passare il natale tutti insieme. Che famiglia unita, però...
Evviva, auguri, ciao.

13 dicembre 2005

Matt


Foto di Matt Rourke
da Time Magazine: the Best Photos of the Year 2005

Arnold

Nel mondo, fino a qualche ora fa, c'era un uomo. Quest'uomo forse era un terribile assassino. Ma forse no. E comunque, non è questo il punto. Il punto è che nel mondo, fino a qualche ora fa, c'era un uomo. E che adesso invece, quest'uomo, non c'è più.
In questa sede nessuno vuole giudicare quest'uomo, nel bene o nel male. Nessuno vuole dire se quest'americano, vissuto nel braccio della morte per più di 20 anni, era davvero colpevole della morte di quattro persone. In questa sede nessuno conosce la verità. Però chi scrive conosce quello che è successo dopo, quello che è successo in questi 20 anni. Ed è successo che quest'uomo è diventato più di un uomo: è diventato un simbolo, un messaggio. La carne, la pelle, gli occhi, sono diventati forza, magnetismo e ragione di un simbolo forse unico nel suo genere. Unico perchè universale, e universale perchè diretto ai giovani, che sono ovunque uguali, belli e terribili insieme. Questo simbolo avrebbe potuto fare tanto. Quegli occhi, occhi che non hanno mai più visto il cielo, avrebbero potuto contribuire a rendere il nostro cielo più pulito. E meno sporco di sangue.
In questa sede nessuno vuole giudicare quest'uomo. In questa sede, forse, si vuole giudicare l'operato di un altro uomo: di una persona che, con una semplice decisione, avrebbe potuto far vivere ancora a lungo quel simbolo, che tanto poteva dare. Ma così non è stato.
Stamattina le guardie carcerarie hanno portato il condannato sul lettino, e dopo un'agonia estenuante, e lunga, i medici hanno iniettato il veleno. Mi immagino lo sguardo di quel pover'uomo che guadagna così: inserendo la siringa letale nel braccio dei condannati, e aspettando che la morte arrivi, lenta. Poi mi immagino cosa succede dopo, quando ormai sul lettino c'è soltanto un cadavere. E penso a quante follie accadono nel mondo. Quanti morti così, quanti morti in una guerra ingiusta, quanti morti inutilmente, ogni momento, nel mondo.
Quegli occhi, quella pelle, quella carne: ora sono soltanto un simbolo in putrefazione, morto, scomparso.
Nel mondo, fino a qualche ora fa, c'era un uomo. Quest'uomo è stato ucciso, da un assassino, da un folle, da un criminale.
Da un criminale, sì, lui sì.

12 dicembre 2005

Tenco

La salma di Tenco verrà riesumata per consentire nuove indagini riguardo la sua morte avvenuta ormai 38 anni fa. All'avvenimento saranno presenti molte celebrità. Tra esse in particolare ci saranno Albano, grande amico del cantautore presente anche nel momento della sua morte (aveva una pistola in mano e uno sguardo da assassino, i giudici reputarono la cosa naturale conseguenza della sconvolgente vicenda); Bruno Vespa, che intervisterà il cadavere per la sua puntata serale di Porta a Porta; la Mussolini, che sperimenterà sul corpo le nuove tecniche per resuscitare cadaveri, con la speranza di applicarle poi su suo nonno; e papa Ratzinger, che aiuterà la Mussolini, sarà intervistato da Bruno Vespa, e inviterà Albano al concerto di natale in vaticano.
Berlusconi purtroppo non potrà seguire dal vivo l'evento, sarà impegnato a farsi fotografare per i nuovi cartelloni elettorali; per l'occasione il premier ha scelto il fotografo di Max, che lo immortalerà circondato da spogliarelliste nude a gambe aperte, accompagnando l'immagine con lo slogan "Vota il Cavaliere, cavalca come lui". Comunque il suo portavoce ha assicurato i cittadini elettori che Berlusconi seguirà la riesumazione di Tenco in diretta da casa, in una delle sue (tre) televisioni. I cittadini non elettori, invece, possono anche andare affanculo.
Neanche Buttiglione potrà essere presente accanto a tali star internazionali; in una visita alla Domus Aurea infatti, un soffitto è crollato uccidendo due guardie del corpo e il suo amante Pino. Ha deciso quindi di render giustizia rastrellando tutte le troie e gli albanesi dalla città, e mettendoli a piramide umana per tenere sù le rovine. A una prostituta libanese che aveva provato a ribellarsi, Rocco ha mostrato in privato il suo petto nudo. Pare che nessuno abbia più tentato la fuga.
Cazzate?

11 dicembre 2005

ZTL vaticane.

Il papa ha detto che lo spirito del Natale è inquinato dal consumismo.
Per dare il buon esempio in proposito, il santo padre è stato visto mentre applicava una targhetta con scritto "Euro 4" sulle sue nuove Prada.

Andiamo avanti, sì, ma lui lasciamolo indietro eh?

Se ne evince che, nel 2005, alcuni proverbi vanno ampliati. Ad esempio.
Le bugie hanno, in ordine sparso:
- Le gambe corte
- Le braccia pure
- I capelli finti
- Tre televisioni