13 dicembre 2005

Arnold

Nel mondo, fino a qualche ora fa, c'era un uomo. Quest'uomo forse era un terribile assassino. Ma forse no. E comunque, non è questo il punto. Il punto è che nel mondo, fino a qualche ora fa, c'era un uomo. E che adesso invece, quest'uomo, non c'è più.
In questa sede nessuno vuole giudicare quest'uomo, nel bene o nel male. Nessuno vuole dire se quest'americano, vissuto nel braccio della morte per più di 20 anni, era davvero colpevole della morte di quattro persone. In questa sede nessuno conosce la verità. Però chi scrive conosce quello che è successo dopo, quello che è successo in questi 20 anni. Ed è successo che quest'uomo è diventato più di un uomo: è diventato un simbolo, un messaggio. La carne, la pelle, gli occhi, sono diventati forza, magnetismo e ragione di un simbolo forse unico nel suo genere. Unico perchè universale, e universale perchè diretto ai giovani, che sono ovunque uguali, belli e terribili insieme. Questo simbolo avrebbe potuto fare tanto. Quegli occhi, occhi che non hanno mai più visto il cielo, avrebbero potuto contribuire a rendere il nostro cielo più pulito. E meno sporco di sangue.
In questa sede nessuno vuole giudicare quest'uomo. In questa sede, forse, si vuole giudicare l'operato di un altro uomo: di una persona che, con una semplice decisione, avrebbe potuto far vivere ancora a lungo quel simbolo, che tanto poteva dare. Ma così non è stato.
Stamattina le guardie carcerarie hanno portato il condannato sul lettino, e dopo un'agonia estenuante, e lunga, i medici hanno iniettato il veleno. Mi immagino lo sguardo di quel pover'uomo che guadagna così: inserendo la siringa letale nel braccio dei condannati, e aspettando che la morte arrivi, lenta. Poi mi immagino cosa succede dopo, quando ormai sul lettino c'è soltanto un cadavere. E penso a quante follie accadono nel mondo. Quanti morti così, quanti morti in una guerra ingiusta, quanti morti inutilmente, ogni momento, nel mondo.
Quegli occhi, quella pelle, quella carne: ora sono soltanto un simbolo in putrefazione, morto, scomparso.
Nel mondo, fino a qualche ora fa, c'era un uomo. Quest'uomo è stato ucciso, da un assassino, da un folle, da un criminale.
Da un criminale, sì, lui sì.

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