18 novembre 2005

L'evoluzione del crocifisso.

Arredamento. Sostantivo maschile, no? L'arredamento è tra le manifestazioni più evidenti dell'insoddisfazione personale, quella che si mostra con più veemenza. Credo che in questo i cataloghi facciano la parte più grande: come si fa a riporre fiducia in qualcosa di tanto piccolo e meraviglioso allo stesso tempo? Tutto nasce dall'amore, secondo me. Siamo in un tempo in cui l'amore divide, invece di unire. Divide il mondo tra chi lo considera un demonio, e lo scaccia via con esorcismi, e chi invece lo considera un dio da adorare. Purtroppo non è così: non siamo in un videogame, dove ci sono soltanto buoni e cattivi. Siamo qui, nella vita vera, circondati da persone che magari sono convinte di essere buone, ma ci fanno soltanto del male. Possibile che l'unico rimedio sia l'insoddisfazione? "Comprami", dicono tutte le pubblicità e tutti i cataloghi. Perchè? Per quale motivo devo comprare, se anche chi mi vende è insoddisfatto? Oggi vendono anche la vita, in chiesa. Invece di seguire chi ha detto "Conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi", coloro che si propongono di insegnarci le Sue parole non fanno altro che vendere false realtà, sono commercianti, anche loro. I negozi sono le prigioni dei nostri tempi: quelle da cui è più difficile evadere. E del resto è impossibile fuggire da un luogo che ti incatena il cervello, prima del corpo. Bisognerebbe non entrarci, ma una volta che ci sei dentro, come ne esci? E così, invece di scappare da lì dentro, scappiamo dall'esistenza. Fuggiamo dall'infanzia rincorrendo l'adolescenza, odiamo l'adolescenza sognando l'età adulta, sprechiamo l'età adulta col timore della vecchiaia, moriamo in vecchiaia perchè non abbiamo mai vissuto. Tutto per colpa dell'arredamento: l'evoluzione, più subdola, del crocifisso. Sostantivo maschile, no?

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