26 aprile 2006

Rilke

"Come potremmo dimenticare quegli antichi miti
che stanno all'origine di tutti i popoli, i miti dei draghi
che nell'attimo estremo si tramutano in principesse?

Forse tutti i draghi della nostra vita sono principesse
che attendono solo di vederci una volta belli e coraggiosi.
Forse tutto l'orrore non è in fondo altro che l'inerme,
che ci chiede aiuto.

E allora tu non devi spaventarti
se davanti a te sorge una tristezza,
grande quanto non ne hai mai vedute prima;
se una inquietudine, come luce e ombra di nuvole,
scivola sulle tue mani e su tutto il tuo agire.

Devi pensare che qualcosa accade in te,
che la vita non ti ha dimenticato,
che ti tiene in mano, e non ti lascerà cadere."



Che mondo diverso sarebbe se tutti leggessero questa poesia.
Che mondo più pulito.

Nessun commento: