24 aprile 2006

Madrid

Madrid è una città tutta diversa, in cui tutti sono uguali. Madrid è una destinazione a cui arrivi triste, in cui rimani allegro, e dalla quale vai via triste perchè si allontana ma allegro perchè si avvicina il momento in cui potrai tornarci. Madrid è una follia solo a pensarla, ma è da pazzi immaginare un mondo senza di lei. Madrid è un luogo sporco, ricco, pulito e poverissimo. Madrid è mangiare fino a quando dici basta. Madrid è bere fino a quando non riesci più a dire ancora. Madrid è la Spagna ed è pure gli spagnoli: e per la prima volta, le due cose sono nello stesso posto. Madrid è annoiarsi davanti a Picasso, tanto dopo ce n'è un altro, e un altro ancora. Madrid è la libertà, quella più pura, dopo la dittatura, quella più sporca. Madrid è la notte, e quando vai via pensi che forse Dio ha creato la notte per far star svegli i madrileni. Madrid è la movida, quella che alle 3 la gente è in fila davanti ai locali. Madrid è andare tutti nello stesso posto lasciando il posto accanto vuoto. Madrid è logica e irrazionale insieme come forse solo la musica sa esserlo. Madrid è colorata come un film anni '60, in cui niente fa male agli occhi. Madrid è parole che non capisci, parole che non capirai mai, e parole che avresti fatto meglio a non capire. Madrid è una puttana a via del Corso di pomeriggio. Madrid è una contraddizione, è l'anello mancante, è innamorarsi. Madrid è un posto dove tu vai, poi forse ritorni, ma intanto la tua anima rimane lì: perchè quella è casa tua.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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