28 gennaio 2007

Every time you close your eyes: LIES, LIES!

Ho una storia per tutti voi. Una diversa per ognuno. Sono bravo a raccontare storie, ad inventare situazioni, ad immaginarmi cosa sarebbe successo se. Ho molta memoria, ricordo tutto ciò che vi dico: il racconto successivo aggiungerà particolari nuovi ed emozionanti alla storia, ma nessuno mi contraddirà, nessuno mi farà scoprire. Sono bravo a far combaciare i pezzi, come in un puzzle fatto di parole. Posso spararla grossa quanto voglio, e farvela credere ugualmente, perchè io sono bravo ad inventarmi la vita. Ho una storia per ognuno di voi. I could be brown, I could be blue, I could be violet sky, posso essere tutto ciò che volete, datemi tempo per capirvi, e sarò esattamente come volete che io sia. Il vostro tipo ideale. Datemi ancora più tempo e vi innamorerete di me: sarà passione e follia, e amore, amore, amore. Io sarò perfetto, capirò ciò di cui avrete bisogno e ve lo darò. Vi presterò la mia pazienza, la mia gentilezza e il mio sorriso. I vostri amici diventeranno i miei, e i miei diventeranno i vostri. Passeremo serate infinite in luoghi speciali, e ognuno lo terremo nel cuore per sempre. Se vi piace il cinema io so tutto di cinema. Se vi piace la musica sono un esperto di musica. Se vi piace lo sport eccomi che corro per strada in calzoncini corti. Sono quello che immaginate, solo un po' più alto e un po' più bello. Sono quello che fa per voi. Ci scambieremo messaggini teneri, le parole si sovrapporranno tutte uguali, ti amo diventerà un saluto, ti odio diventerà un pensiero ricorrente. Ci sentiremo almeno una volta al giorno, e ogni giorno ci ricorderemo quanto è bello stare insieme, perchè noi stiamo così bene insieme. Partiremo per un lungo viaggio, eccoci su un aereo, mano nella mano perchè avete paura del decollo, e se non avete paura voi, allora saremo mano nella mano lo stesso perchè avrò paura io, un bacio veloce e il viaggio è già finito.
Ho una storia per tutti voi, una diversa. Sono perfetto, così perfetto che non saprete più cosa dirmi, perchè sono vuoto. Ho costruito la perfezione ma si sgonfia con un dito. Tutti i pezzi combaciano perfettamente, ma c'è un buco, ed è incolmabile.
Sono perfetto da ricordare. Sono perfetto da dimenticare.

3 commenti:

mary. ha detto...

Mio Dio.

Quello che hai scritto corrisponde perfettamente a una cosa che mi riguarda in questo periodo...sono in imbarazzo...

Mi sono permessa di linkare.

fK ha detto...

Il permesso ovviamente non devi neanche chiederlo. Però a questo punto sono curioso:D... Ciao!

mary. ha detto...

Beh, ok, visto che ti dichiari curioso anche di qua (cioè sul tuo blog), oltre che di là (cioè sul mio) provo brevemente a spiegarmi (di qua però, non di là).

La perfezione stanca. Tremendamente. Che poi, a volte (nel caso in questione, ad esempio), è costruita pezzo per pezzo, è non è per niente perfetta. E’ come un palloncino, dentro c’è aria e se lo scoppi fa un casino: pezzi dappertutto e non si aggiusta più.
Ci sono gesti che, ripetuti per un tempo molto lungo (non so, 5 anni), perdono completamente di senso. Vuoti.
La condiscendenza dopo un po’ ti fa saltare i nervi. Sentirti dire sempre “sì” è terribilmente angosciante.

La scena dell’aereo mi ha fatto sentire osservata.

Sono stanca. Per questo il tuo post è stato come un pugno nello stomaco. Comunque grazie, ci voleva.

Avevo scritto “brevemente”?