01 agosto 2007

Due Mesi

Questo è un momento tristissimo, come sono tutti i giorni in cui finisce un qualche cosa che era in te. Ti senti la pelle andare via, e le cellule pronte a rigenerarne di nuova: ma sai che non sarà mai come prima, percepisci chiaramente che quella copertura che ti ha accompagnato in quegli istanti così belli non potrà tornare mai, e che il resto sarà solo imitazione, o progresso, o innovazione. E così lo scrivo qui per ricordarlo: oggi finisce un ciclo lungo ormai due mesi.
Una vita che non avevo mai sperato o immaginato mi è balzata avanti agli occhi tutta a un tratto. Sono volate settimane senza inerzia o pentimento, ho preso solo il positivo, ed ho imparato tutto quanto per poter ricostruire o rappezzare: ho sentito tutto dentro crescer su, e in così poco sono diventato adulto. Mi sento forte come un tuono nel silenzio, e so che è vero, so che la mia gentilezza è ancora qua e non è sparita, ma che è bene accompagnata da quell'irruenza e sicurezza che per anni ho inseguito vanamente. Non so bene poi chi devo ringraziare, sono tutte un po' pedine che mi son trovato avanti e mi hanno spinto, e che culo, a trovarle tutte insieme e tutte in fila. Ora sono pronto a fare a dire a dare a prendere e a costringere a lasciare: tutte cose che due mesi fa non eran proprio mie. Ne vado fiero.
Sono triste questo è vero: è un po' un addio perchè le cose non saranno mai così di nuovo, e con gli addii non sono mai stato brillante. Ma poi mi immagino che il tempo passerà e che sfrutterò così tutte le mie nuove arti e conoscenze, le mie mani e la mia testa pronte per nuovi orizzonti. E la tristezza un po' svanisce, lasciando posto a quel mistero che mi avvolge sempre quando non so bene che sarà di tutto.
Così mi do una buonanotte e la do pure a tutti voi, 'chè c'è bisogno di un po' di notti buone e giuste. Le indicazioni le ho trovate, e penso che al prossimo bivio sarò certo più sicuro sul da farsi. Vincerò questa battaglia come so che posso fare; e quando qualcuno con lo sguardo di chi sa si accosterà all'orecchio e mi sussurrerà: "Non è un duello, la vita", io mi scanserò e poi spalancherò i miei occhi. E solo allora gli dirò tutto d'un fiato:

"Certo che lo è, idiota".

With love, with tears.
S.

1 commento:

Sorello ha detto...

Ma almeno te l'ha data?