10 agosto 2007

JJ72

I JJ72 sono uno di quei tanti misteri che la società di oggi ci regala, senza spiegarci il perchè.
Li conosco nel 2000, nel loro tour d'esordio fuori dallla loro patria; erano gruppo spalla dei Placebo, allora non così famosi, allora non così potenti; fu amore a primo ascolto e a primo sguardo, comprai il disco pochi giorni dopo, memore di quel fiore rosso legato al microfono, forte abbastanza da non appassire mai. La voce androgina particolare e scottante del frontman, le melodie dolci ed emozionanti, le atmosfere fredde così vicine a tutti noi: era tutto al posto giusto, e 7 anni fa se avessi dovuto scommettere su chi avrei visto come "next-big-thing" della scena indie britannica, li avrei considerati, sicuramente, al primo posto; X&Y era tutto loro a quei tempi, ed anche Absolution. Dopo un lungo periodo in cui il loro omonimo e bellissimo disco d'esordio era fisso nei miei ascolti quotidiani, li ho però messi in disparte, aiutato dal bizzarro ignorarli di tutti i media italiani che, si sa, non sono mai teneri nei confronti della qualità.
Giorni fa mi capita di riscoprirli, tramite le mie infinite navigazioni nel web: non ringrazierò mai abbastanza chi ci ha messo questa potenza nelle mani. Conosco così il loro secondo disco, "I to the sky", forse non esaltante ai livelli del primo, ma comunque diverso, e manifesto di una svolta musicale ineccepibile e chiara, di quelle che sembrano dirci "il secondo album è sempre il più difficile, ma noi abbiamo superato brillantemente la prova". Scopro qualche singolo successivo, scopro infine l'insuccesso e il crollo delle vendite dei loro lavori, le dispute con la casa discografica che non vuole far uscire un terzo disco già fatto e finito, le stranezze del mercato e i suoi misteri; scopro infine l'inevitabile scioglimento, nel 2006, di una delle più grandi promesse che il rock d'oltremanica avesse potuto mostrarci. Uno di quei misteri che la società ci regala, senza regalarci il perchè. I JJ72.
Ormai certo che il prossimo lavoro solista del frontman verrà ignorato così come è stato per la rapida e folgorante carriera del suo ex-gruppo, mi consolo ascoltando qualche perla dal loro debutto. E ne spargo le ceneri qui su questo blog, sperando queste righe possano concimare questi suoni e portarli su altre orecchie, ed altri cuori.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

anch'io mi sono sempre chiesta perchè diamine non abbiano mai avuto successo, credevo di essere l'unica ad aver aquistato il loro cd...e questo è un periodo in cui proprio come 8 anni fa, mi sto immergendo nella loro musica

fK ha detto...

Non è mai tardi per ascoltarli, ora come 8 anni fa:)... Benvenuta nel mio blog:P!