30 settembre 2006

Chi rimane e chi se ne vaffanculo

Ci sono delle cose che sono legate tra loro più per chimica, che per abitudine. Ci sono cose che non puoi pensare divise tra loro, semplicente, quando ce n'è una c'è anche l'altra. Provate a immaginare la tv senza Costanzo e il marito? O l'11 orizzontale della Settimana Enigmistica senza Uto Ughi? O ancora peggio, provate a pensare ai sette nani senza pensare a Berlusconi?
Alcune cose ti portano col pensiero ad altre, e il bello del cervello è proprio questo, che non decidi tu, che alla fine non puoi smettere mica di pensare, e basta un momento che lasci fare ed eccoti col pensiero in posti dove non ci saresti mai arrivato, se non avessi lasciato fare tutto a lui. La mente è imprevedibile, e tutt'altro che razionale.
Sarebbe bello poter seguire il pensiero degli altri, no? Pensa ai mondi, alle conquiste, agli orrori che scopriresti. "Can you read my mind?", cantano i Killers, e hanno ragione, perchè è difficile vivere una persona senza sapere, e alla fine è questo che noi passiamo la vita a fare: sapere, imparare a pensare, e a farlo proprio come lei o come lui o come loro. Perchè la cosa è tremenda: come fai ad essere contento se lui non è contento? Come fai a piangere, se lei non è triste? Come fai a divertirti, se loro si annoiano?
Come fai ad amare, se non vieni amato?
Io sono così: non so. Non so mai. Passa il tempo, la gente mi impara, mi legge dentro, e io invece continuo a soffocare nella mia ignoranza, e inevitabilmetne arriva il grande momento, in cui sei lì, vorresti tantissimo chiedere qualcosa, ma non puoi più, perchè è troppo tardi. Perchè non puoi chiedere una cosa stupida quando con quella persona ci stai insieme da 2 anni. O non puoi non sapere una cosa così ovvia se quella persona è tua amica da 3 anni. O non puoi non aver mai notato quella cosa se quella persona è tuo fratello e ci convivi da 21 anni. Cazzo che merda, direte voi. Bhè, quando uno è de coccio e se le cerca, le cose, non è più una questione che stai una merda.
E' questione che sei un pirla. Perchè il passaggio tv-Costanzo mi risulta facile, e quello tra un pensiero e l'altro di una persona importante no? Esclusa l'ipotesi di un mio coinvolgimento emotivo con la sensuale panza di Maurizio, rimane quella della pirlaggine: e la vita del pirla è tutt'altro che facile.
Come un forno a microonde che se non si ferma mai e scalda sempre lo stesso cibo, a una certa, scoppia, io ho bisogno in continuazione di nuovo cibo dentro di me. Ehm, no, il paragone non è venuto proprio bene... Ma insomma, si capiva.
E' per questo che mi appello molto alla musica, in questo periodo: piazzi qualsiasi cosa a palla, e passa la paura, e pure un po' di pirlaggine. Sono piccoli passi, ma cazzo, il mio blog non sarà sottotitolato "mouths are empty, like our hearts" a caso, no? Se ero un tipetto facile, mica stavo qui a perde' tempo...

The stars are blazing like rebel diamonds cut out of the sun
When you read my mind

Nessun commento: